giovedì 16 giugno 2011

Il Muftì del Libano ai palestinesi: siete feccia

Che ne è stato dell'antica fratellanza fra arabi? adesso un palestinese non può neanche fidarsi dei suoi simili, di quelli che hanno sempre difeso la "causa" palestinese nei confronti dei "cattivi" israeliani, colpevoli di tutte le nefandezze di questo mondo.
Quando gli arabi convinsero i simili che abitavano il neocostituito Israele nel 1948 a lasciare la terra dove abitavano per stabilirsi temporaneamente negli stati vicini (Libano, Siria e Giordania soprattutto), riuscirono facilmente a convincerli della temporaneità dello spostamento: la guerra che di lì a breve avrebbero scatenato avrebbe fatto piazza pulita degli ebrei e di quello stato proclamato dopo il voto dell'ONU dell'anno precedente.
E invece successe che le radici dello stato israeliano si irrobustirono, e la guerra scatenata dalla Lega Araba si risolse in una sconfitta, ancora oggi ricordata. Gli arabi che decisero di rimanere in Israele oggi accedono a tutte le cariche, sono membri della Knesset (parlamento), sono giudici supremi, insomma godono di tutti i diritti e sicuramente godono di privilegi sconosciuti agli arabi residenti in tutti gli stati del Medio Oriente. Oggi la popolazione araba in Israele conta quasi 1.5 milioni di individui, tutti felici del loro passaporto.
Viceversa, i 600 mila arabi residenti in Israele fino al 1948, e "provvisoriamente" accampati in luridi campi profughi al confine con lo stato con capitale Gerusalemme, vivono in condizioni pietose, senza diritti, senza lavoro, senza cibo e senza dignità; schiacciati dai loro stessi fratelli. Gli arabi del 1948 naturalmente non sono più su questa terra: i figli, i figli dei figli, e i figli dei figli dei figli sono cresciuti fino a rappresentare oggi circa 5 milioni di individui.

Mai nessuno stato arabo ha lontanamente tentato un processo di integrazione. E anzi, oggi il malcontento è sempre meno celato.
Il Muftì del Libano, Mohammed Rashid Qabbani, ha affermato che i palestinesi non sono più ospiti graditi dello stato dei cedri, definendoli letteralmente "immondizia". Oltre 400 mila palestinesi vivono in campi profughi al sud del Libano. "Vi abbiamo ospitati, ma adesso non vi vogliamo più", ha affermato il Muftì ad una delegazione esterefatta di palestinesi.

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