Dura è la vita dei palestinesi di Gaza, oppressi da un regime tanto spietato quanto ottuso come quello di Hamas, che governa la Striscia dai sei anni, dopo lo sgombero israeliano del 2005.
Al-Mezan, una ONG palestinese, denuncia il bando della pesca imposto unilateralmente dal governo estremista a partire dall'alba di lunedì scorso. Il blocco di una risorsa fondamentale per la popolazione locale è stato imposto per non meglio specificati "motivi di sicurezza". Il divieto di pesca, denunciato dal presidente dell'associazione pescatori della Striscia, è stato reso pubblico dalla ONG e riportato da Maan News, un'agenzia di stampa palestinese.
Come è noto l'ascesa al potere degli estremisti islamici ha indotto Gerusalemme a stabilire un blocco navale al largo delle coste di Gaza. Il blocco, attuato per impedire che ad Hamas pervengano via mare armi e munizioni, è secondo le Nazioni Unite pienamente legittimo sotto il diritto internazionale, e non ostacola i pescatori locali nella loro quotidiana attività. Non fino a qualche giorno fa, evidentemente.
Adesso aspettiamoci la denuncia corale della stampa internazionale, pronta come sarà ad attestare il proprio affetto nei confronti dei palestinesi, a prescindere dal fatto che il governo da essi eletto impedisce di procaccarsi il cibo.
H/t: Elder of Ziyon.
Sì, vabbè, il divieto è arrivato da hamas, ma non vorrai mica negare che la colpa è dell'occupazione!
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