Ah! la straordinaria scienza islamica (sciita, eh!)... Dopo aver trovato il rimedio contro il cancro e l'AIDS (o era la calvizie? booh...), dopo aver sconfitto definitivamente l'influenza aviaria; la ricerca iraniana ha partorito una nuova clamorosa scoperta, che annichilirà definitivamente il vetusto "metodo scientifico" occidentale, così poco dipendente dalla Fede.
Il Telegraph di Londra ieri ha riportato una clamorosa notizia: uno scenziato iraniano ha inventato una macchina in grado di prevedere il futuro. La prossima presidentessa degli Stati Uniti, il primo uomo (islamico, s'intende) su Marte, il vincitore dei prossimi Mondiali di calcio e - forse, con un po' di perizia - il prossimo capo del governo in Italia sono facili da prevedere, grazie all'ingegno di Ali Razeghi e al sostegno del "Centro per le Invenzioni Strategiche", finanziato da Teheran. La macchina prevede il futuro dell'individuo «da cinque a otto anni, e con una precisione del 98%».
Riporta Arutz Sheva: «la macchina predice il destino di un individuo, di una comunità o di un intero stato; e prevede cose come le guerre, le oscillazione valutarie, il prezzo del petrolio e delle azioni, e molto altro». Ci saremmo accontentati di una macchina che vede attraverso i vestiti, come gli occhiali a raggi X di infantile memoria; ma questo sconvolge tutte le aspettative...
Attenzione, però: «la macchina è soltanto sulla carta; non è stata ancora costruita: i cinesi ne ruberebbero l'idea, e ne costruirebbero a milioni nottetempo. Gli americani stanno spendendo milioni di dollari per lo stesso scopo, quando noi ci siamo riusciti per una frazione di questa somma».
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