martedì 27 febbraio 2018

Palestinesi torturati? non fanno notizia, se...

Che nell'Autorità Palestinese si pratichi la tortura, non fa notizia. Duole riconoscerlo, ma le grandi organizzazioni non governative dai budget milionari e i giornaloni internazionali, si volgono sistematicamente dall'altro lato, quando si tratta di denunciare la corruzione dilagante, l'inefficienza disarmante e le pratiche ripugnanti del regime di Abu Mazen. Ma quando al danno si aggiunge la beffa, qualcuno dovrà pur denunciare.
Israel Hayom, nell'edizione di venerdì, ha reso noto il triste destino occorso a 52 palestinesi residenti in varie località dell'ANP. Dopo aver subito arresti e detenzioni illegali, culminate in atroci torture, costoro si sono rivolti ad una quindicina di ONG, chiedendo loro un accurato esame medico e la certificazione dei danni fisici e psichici subiti per mano degli sgherri di Abu Mazen. Un passaggio obbligato, per ottenere l'equo indennizzo previsto dalla legge. Ottenendo, in quasi tutti i casi, un fermo rifiuto.

martedì 20 febbraio 2018

Danny Danon all'ONU ridimensiona Abu Mazen

Abu Mazen ha appena sciorinato il suo repertorio al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Inutile riportarlo: il solito campionario di falsità a cui ormai non credono più nemmeno i palestinesi; per non parlare di buona parte del mondo arabo.
Leggiamo invece la risposta di Danny Danon, ambasciatore alle Nazioni Unite, per il tramite del suo profilo Twitter:
Signor Abbas: lo ha reso ancora una volta evidente, con le Sue parole e il Suo atteggiamento: Lei non è più parte della soluzione. Lei è il problema.
I palestinesi hanno bisogno di una guida che investa in istruzione, non nell'esaltazione della violenza. Hanno bisogno di una leadership che costruisca ospedali, e non che paghi i salari ai terroristi. Hanno bisogno di governanti disposti a negoziare con Israele, e che non rifuggano dal dialogo.
Il Suo incoraggiamento del terrorismo non si esaurisce nella mera retorica. Ha formalizzato il sostegno palestinese al terrorismo: lo scorso anno, avete speso 345 milioni di dollari in salari e stipendi ai terrortisti. È denaro che poteva essere impiegato, per esempio, nella costruzione di ben 40 ospedali. O 172 scuole, faccia Lei.