Israellycool riporta una interessante osservazione compiuta dal blog britannico Harry's Place, a proposito del famigerato Jeremy Corbyn, che il mese prossimo si candida ad assumere la guida dello sventurato Labour Party, e nel 2020 addirittura potenzialmente la leadership del Regno Unito. Il blog citato ha effettuato una ricerca per parola chiave sul sito personale dell'attuale deputato laburista del distretto di Islington Nord, ottenendo 149 menzioni di "Israele", e soltanto 140 menzioni del collegio in di Corbyn è da sempre espressione.
Capito? l'aspirante guida della sinistra britannica è talmente ossessionata dal piccolo stato ebraico, da citarlo più spesso del territorio dove svolge attualmente la sua attività politica. Per chi non lo sapesse, al di là delle sue strampalate idee in materia di politica economica e internazionale, il più autorevole successore alla guida del partito retto finora da Miliband, vanta una ferrea amicizia con i terroristi di Hamas ed Hezbollah, che dichiaratamente adora, e da cui ha ottenuto cospicui finanziamenti per le sue campagne elettorali; e ha partecipato più volte a cicli di conferenze tenute da negazionisti dell'Olocausto e da movimenti antisemiti e di appoggio alla causa del terrorismo palestinese.
Corbyn è fra i più entusiasti sostenitori dell'accordo che consentirà in breve tempo all'Iran di divenire potenza nucleare (più volte si è recato segretamente nella repubblica degli ayatollah), e si avvia a ricevere, qualora dovesse vincere le primarie per la leadership del Labour Party, cospicui finanziamenti pubblici che gli permetteranno di rinsaldare i rapporti con le organizzazioni terroristiche, antisemite e con i regimi che lo appoggiano. Nel 2013 si è recato a Gaza in compagnia della moglie: un viaggio spesato da Interpal, un'organizzazione terrorista che Downing Street ha messo al bando, in quanto parte della rete che finanzia clandestinamente Hamas.
Tiepida la difesa d'ufficio opposta a chi gli ha rinfacciato queste ripugnanti frequentazioni.
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