Sebbene il ministro degli Esteri spagnolo abbia più volte affermato che il governo non approva il boicottaggio di Israele, sotto la sua giurisdizione l'Agenzia spagnola per la cooperazione degli aiuti internazionali (AECID) - braccio operativo del Ministero degli Esteri iberico - ha continuato a sussidiare le organizzazioni al lavoro per la delegittimazione di Israele.
Fra il 2009 e il 2011, il governo Zapatero ha veicolato più di 15 milioni di euro di denaro dei contribuenti spagnoli verso le organizzazione non governative palestinesi e spagnole che conducono la campagna di delegittimazione e demonizzazione di Israele, stando ad una dettagliata inchiesta realizzata dalla NGO Monitor di Gerusalemme.
Il governo Rajoy continua oggi a sostenere le ONG coinvolte in attività antiisraeliane. Secondo la Gazzetta Ufficiale spagnola, ad esempio, la NOVA-Centre per la Innovació Social - una ONG dalla fame antiisraeliana con sede a Barcellona - risulta aver ricevuto quest'anno oltre 200.000 euro. L'AECID lo scorso anno ha staccato un assegno da 200 mila euro a favore della Catalan Association for Peace, un gruppo che ha lavorato all'organizzazione di un progetto triennale per "aumentare la consapevolezza" da parte del movimento BDS.
Ha avuto ragione il primo ministro israeliano Netanyahu a lamentare: «l'Unione Europea ha richiamato i nostri ambasciatori dopo la costruzione di alcune abitazioni da parte nostra. E perché mai l'Europa non richiama i diplomatici palestinesi alla luce dell'incitamento che spinge alla distruzione di Israele?»
Nel frattempo, gli attivisti spagnoli del BDS continuano i loro sforzi per impedire che gli artisti israeliani partecipino ai festival spagnoli...
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