I palestinesi non recedono dai loro propositi. La UEFA ha respinto ancora una volta la richiesta palestinese di escludere Israele dalle competizioni calcistiche internazionali. In un incontro tenutosi in Svizzera poche settimane fa, il presidente del massimo organismo calcistico continentale, Michael Platini, ha confortato la pari carica della Federcalcio israeliana. Come riporta Progetto Dreyfus, «si è discusso di come affrontare l’offensiva sportiva e come agire nel caso in cui la proposta sia formalizzata e portata davanti al Congresso FIFA che si terrà a Zurigo il mese prossimo. Secondo le fonti israeliane, Platini avrebbe assicurato il sostegno della UEFA in difesa della partecipazione d’Israele e se dovessero esservi votazioni, non sarà lasciato solo».
Sembrerebbero proprio queste le intenzioni della Federcalcio palestinese. Secondo quanto riporta YNet News, la PFA non esclude il ricorso alla richiesta di mettere ai voti la proposta palestinese di espulsione di Gerusalemme dalla massima assise del calcio mondiale. Il presidente Jibril Rajoub lamenta le restrizioni alla libertà di movimento dei giocatori palestinesi fra il West Bank e Ramallah; minimizzando i timori di parte israeliana che sotto maglietta e calzoncini possano celarsi terroristi, o fiancheggiatori del terrorismo palestinese. Affinché la richiesta della PFA passi, occorre l'approvazione dei 3/4 dei delegati provenienti dalle 209 rappresentative nazionali iscritte alla FIFA.
La Federcalcio palestinese non ha spiegato come mai i ripetuti inviti da parte israeliana a promuovere la pace mediante partite di calcio fra sportivi e artisti internazionali, da una parte, e rappresentanze miste israelo-palestinesi, siano state sdegnosamente rispedite al mittente, con l'accusa che si tratterebbe addirittura di un crimine contro l'umanità. Ne' ha motivato i numerosi episodi di calciatori e sportivi sorpresi dalle forze di sicurezza israeliane in possesso di armi e munizioni, presumibilmente destinate ad attività extra-sportive.
Ma chi è Jibril Rajoub? si tratta di un terrorista, membro del Fatah - il partito di Abu Mazen, presidente decennale dell'Autorità Palestinese e dell'OLP - resosi tristemente famoso per aver auspicato il bombardamento atomico di Israele (Rohani apprezzerà), e per aver definito «razzista» la proposta di commemorare con un minuto di raccoglimento le vittime israeliane del barbaro assassinio alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Di recente ha moltiplicato gli sforzi per cancellare Israele dalla mappa del calcio mondiale, tanto per incominciare; e per questo non ha esitato ad invitare ad Hebron il carismatico ministro sudafricano Mosima Gabriel Sexwale, cercando di forzare la Tomba dei Patriarchi, sotto la supervisione israeliana, nel tentativo di provocare una reazione dell'IDF a favore di telecamere. Nel tempo libero si impegna a favore dell'infanzia, come testimonia questa inequivocabile foto. Blatter e Platini avranno sicuramente preso nota.
H/t: Elder of Ziyon, Progetto Dreyfus, YNet News
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