lunedì 14 marzo 2016

Come è dura la vita del terrorista...

...ogni giorno costretto a scegliere la vittima da colpire (mica tutti gli ebrei sono dotati di naso adunco, sapete!), a percorrere chilometri per raggiungere la sede dove agire, a chiedere il permesso per assentarsi al datore di lavoro - non di rado, sionista - a rinunciare agli ozi che la condizione perenne ed ereditaria di profugo gli attribuisce.
Diciamoci la verità: fare il terrorista non è tutta questa comodità. Ci sono incentivi e riconoscimenti sociali. Se ti va bene, un giorno ti intitoleranno una piazza, o una scuola. Ma se non ammazzi - e che diamine! - nemmeno un ebreo, che figura ci fai con il tuo clan? Vediamoli, allora, questi incentivi e deterrenti. Partiamo da questi ultimi:

1) vedrai distrutta la casa dove abiti (ma vedi più in basso);
2) di tanto in tanto un parlamentare israeliano si guadagna il gettone di presenza invocando a gran voce che ti sia revocata la cittadinanza israeliana, che tanti benefici ti garantisce. Ma poi sopraggiunge la Corte Suprema, sempre israeliana, che chiarisce l'inapplicabilità di questo principio;
3) tutto qui. Non ci sono altri disincentivi. Vediamo adesso gli aspetti a favore:


1) ammazzando gli ebrei, farai la volontà di Allah e fornirai grande gioia al popolo musulmano;
2) che tu perda la vita o meno nell'attentato, sarai osannato e adorato da tutto il popolo "palestinese", e avrai adempiuto alle prescrizioni sia di Hamas che dell'Autorità Palestinese: seminare panico e terrore nella vita israeliana di tutti i giorni;
3) che tu sopravviva o meno, per generazioni coprirai la tua famiglia di onore e soprattutto ricchezza: grazie alle generose donazioni provenienti dalle tasche dei contribuenti europei e americani. E adesso un bonus immediato di 20.000 dollari, più rimborso spese mensile, è gentilmente offerto dall'Iran;
4) se in particolare ammazzerai donne e bambini (ebrei, s'intende) fornirai una particolare letizia agli arabi, e sofferenze agli ebrei;
5) se dovessi perdere la vita nell'attentato terroristico, 72 vergini ti attenderanno in paradiso. Piazze e campi di calcio saranno intitolati alla tua memoria;
6) nel frattempo i media internazionali orchestreranno una campagna diffamatoria ai danni di Israele, contribuendo a portare acqua al mulino della "causa" palestinese;
7) la comunità internazionale produrrà ulteriori pressioni su Israele affinché fornisca ulteriori concessioni onde «interrompere il ciclo della violenza»;
8) se dovessi sopravvivere, otterrai cure sanitarie di prim'ordine, dopodiché trascorrerai tre anni nelle confortevoli prigioni israeliane, dove potrai leggere, ricevere visite, guardare la TV satellitare, e persino conseguire una laurea; prima di essere rilasciato e salutato come eroe, nell'ambito di uno scambio fra duemila terroristi islamici e un paio di corpi privi di vita di vittime del terrorismo palestinese;


9) se sopravvivi e hai meno di 17 anni sarai immediatamente rilasciato, a prescindere da quanto sporche di sangue saranno le tue mani;
10) la casa diroccata e fatiscente della tua famiglia sarà distrutta dagli israeliani. Al suo posto sarà costruita una nuova e confortevole dimora, pagata da Iran e Qatar.

H/t: Edgar Davidson.

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