È passata ai più inosservata la recente decisione del Palazzo di Vetro di riconoscere le rivendicazioni argentine sulle Isole Falkland. La decisione di estendere di 150 miglia nautiche le acque territoriali di Buenos Aires, in modo da includere quelle che bagnano le isole contese, ha colto di sorpresa il governo locale, che ha chiesto immediate spiegazioni. Grazie alla scellerata decisione dell'ONU, l'Argentina riceve in dono complessivamente 1,7 milioni di chilometri quadrati di spazio marittimo.
Attendiamo ora le reazioni di Londra. In particolare ci si chiede:
- Questo scagiona le azioni terroristiche compiute dagli argentini nei confronti degli abitanti delle isole, ai loro occhi "illegalmente occupate" dai "coloni" britannici?
- Dal momento che la Gran Bretagna occupa, per decreto dell'ONU, illegalmente un territorio altrui, quando parte il boicottaggio accademico, culturale, economico e artistico del Regno Unito?
- Quando si impegneranno i leader mondiali a sollecitare il ritiro unilaterale dalle Isole Falkland (pardon: Malvine) e a dichiarare inaccettabile la corrente occupazione illegittima?
- Quando si riunirà il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per denunciare la costruzione di insediamenti illegali nelle isole (non più?) contese, come concreta minaccia alla pace fra argentini e britannici?
- Come si sentiranno ora i politici e opinion maker, regolarmente intervistati dalla BBC, dove si cimentano nell'esercizio preferito di denuncia dell'"occupazione" israeliana del West Bank?
- Come interpretare la mancata denuncia, da parte dell'opinione pubblica mondiale, di questa (come di tante altre) occupazione/i? perché soltanto quella, presunta, di Israele, suscita dibattito e persino scalpore? antisemitismo?
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