Un Sandro Ruotolo mediorientale ha allestato un talk show dal vivo, in cui la "ggente" era invitata a dire la sua sulla crisi che ha investito i territori palestinesi. Tutta colpa dell'odiato nemico sionista? macché! gli ospiti hanno più volte scacciato l'insinuazione sollevata dal conduttore, addossando le responsabilità al vertice dell'ANP: Salam Fayyad, primo ministro, e Abu Mazen, presidente.
Purtroppo "problemi tecnici" (sconsigliabile parlare di censura in una zona talmente democratica che le elezioni si tengono una sola volta e basta; e dove giornalisti e blogger che si azzardano di contestare l'autorità sono "invitati" a risiedere presso le patrie galere) di tanto in tanto hanno azzerato l'audio, impedendo che lo sdegno dei palestinesi arrivasse a destinazione. Ma il telespettatore ha capito benissimo quale idea hanno i palestinesi dei loro leader, e a chi addossare le responsabilità di fame, disoccupazione, corruzione, miseria e vessazione. E - sorpresa - non ce l'hanno affatto con Israele.
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