giovedì 20 settembre 2012

Degli iraniani ci si può fidare

Fereydoun Abbasi-Davani, il responsabile del progetto "bomba atomica" di Teheran, ha ammesso che le informazioni fornite all'AIEA circa il programma atomico iraniano erano false. Ci ha creduto El Baradei, l'ex direttore egiziano che per anni ha tranquillizzato il mondo circa la natura pacifica della corsa al Nucleare da parte degli ayatollah; non ci hanno creduto le persone dotate di un minimo di sostanza grigia.
La dichiarazione è stata rilasciata al quotidiano arabo stampato a Londra "al-Hayat", e riportata da Debka. Il capo del progetto nucleare iraniano ha riconosciuto che spesso le informazioni fornite hanno fatto sembrare la repubblica islamica indietro nella corsa all'ordigno nucleare, per guadagnare tempo nella difesa degli impianti e nell'accrescimento dell'uranio.
24 ore fa un'altra dichiarazione ha fatto il giro del mondo: il presidente russo Putin ha ammesso di apprezzare di più il candidato repubblicano alla Casa Bianca Mitt Romney che l'attale presidente: «almeno lui non le manda a dire», è stato il tenore della riflessione. Rincrescimento prevedibile da parte di Obama. E dire che a marzo il presidente in carica aveva assicurato al presidente russo Medvedev carta bianca circa le installazioni nucleari sovietiche russe puntate contro l'Europa: «potrete schierare i vostri missili contro tutta l'Europa, una volta superate le elezioni di novembre».

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