Non bastavano gli squali sionisti che infestano le acque che bagnano le località costiere egiziane, facendo fuggire i turisti; o il punteruolo rosso diffuso sempre da agenti sionisti, facendo collassare le palme che adornano le patrizie ville degli adorabili arabi, o i jeans made in Israel che attentano all'efficacia riproduttiva dei giovanotti musulmani (e se sapessero che i PC portatili - in cui pulsano processori Intel concepiti in Israele - provocano lo stesso effetto spermicida...); adesso ci si mettono anche le pietre direttamente dipendenti dal Mossad.
Soldati iraniani hanno rinvenuto un sasso-spia nei pressi dell'impianto di arricchimento di uranio di Fordo, dove 3000 centrifughe lavorano alla produzione della prima bomba atomica iraniana. Lo hanno rivelato alle autorità locali, che l'hanno riferito al ministro della difesa, che l'ha comunicato alle agenzie di stampa, che hanno trasmesso la notizia raccolta poi dal Sunday Times di Londra, che viene citato dal Times of Israel. Se a questo punto si nutre qualche perplessità circa la fondatezza della notizia, si provi rincrescimento per il fatto che il sasso-spia è esploso prima di poter essere analizzato, distruggendo le informazioni raccolte e la stessa prova della sua esistenza.
Ma niente paura: il mitico Roberto Giacobbo sta già preparando una trasmissione esclusiva che rivelerà al mondo questo nuovo intrigante mistero targato Sion!
E come hanno scoperto che il sasso spia era sionista? dal naso adunco? ahahahah!!...
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