Il presidente dell'Iran ha accusato l'Occidente di danneggiare il suo paese. Non con le sanzioni economiche che stanno mettendo in ginocchio l'economia di Teheran (al mercato nero il cambio è in caduta libera da diverse settimane; ma ciò non sta impedendo di portare avanti il programma atomico degli ayatollah); bensì con un sabotaggio delle nuvole che sorvolano i campi, inaridendone il prossimo raccolto.
La siccità colpirebbe i tre quarti delle piantagioni, denuncia il ministro della cultura, dopo aver benedetto la costruzione di un museo a Gaza in onore dei terroristi islamici. Più brillante la conclusione di Ahmadinejad, secondo cui l'Occidente prosciugherebbe le nuvole islamiche, per alimentare quelle che bagnano i raccolti di Europa e Stati Uniti.
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