Eh sì, perché la WIPO, una delle tante agenzie ONU, è sostanzialmente inefficace nella tutela del diritto di proprietà intellettuale: non esiste un "brevetto internazionale", ma tanti brevetti nazionali, o nel nostro caso, comunitari (per l'Europa è competente l'Ufficio Europeo dei Brevetti, con sede a Monaco di Baviera).
E chissà se importa a qualcuno che la WIPO a cui si è rivolto il pittoresco religioso musulmano, sia stata beccata qualche mese fa a spedire computer e materiale informatico a Corea del Nord e Iran, malgrado le "rigide" sanzioni disposte dalle stesse Nazioni Unite.
Sta di fatto che questo signore proclama di aver scoperto un'erba che fra le altre cose "elimina il virus dell'AIDS": lo provano i test di laboratorio (sorvoliamo pure sui diversi trial a cui i farmaci sono sottoposti nel mondo occidentale, prima della sperimentazione umana e della definitiva commercializzazione: sono cautele da infedeli), riuscitigli in esclusiva per grazia ed intercessione di Allah.
Al-Zindani nel corso del dibattito si infervora, e proclama di aver scoperto anche la cura per i malati di cuore, le cui uniche speranze erano finora riposte in infedelissime operazioni chirurgiche e di trapianto. Tutto quello che occorre è assumere questi preparati erboristici per un mese e 10 giorni, al massimo due mesi.
Aspettiamo fiduciosi la scoperta di un preparato galenico per la caduta dei capelli: indossare quei turbanti incomincia a provocare fastidiose irritazioni alla cute.
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