di Gal Sion*
Nell'ambito del conflitto a Gaza si sono registrati diversi incidenti che hanno sollevato il forte sospetto che l'UNRWA stia ripetutamente violando il diritto internazionale, sostenendo Hamas nella sua lotta armata nei confronti di Israele.
Qui in basso esaminerò cosa è possibile fare per confermare il summenzionato sospetto, e quali sono le obbligazioni legali e morali delle Nazioni Unite nella gestione del caso.
Personalità giuridica
L'UNRWA è un'agenzia delle Nazioni Unite. Occasionalmente collabora con stati sovrani in nome proprio, il che implica che assume il rango di entità internazionalmente riconosciuta, soggetto pertanto al diritto internazionale. In ogni caso, il personale dell'UNRWA è assunto alle dipendenze delle Nazioni Unite, e la stessa UNRWA è soggetta all'indirizzo dell'ONU; pertanto, gli atti dell'UNRWA possono addossare responsabilità in capo all'ONU, dal momento che quest'ultima è un'organizzazione internazionale con una personalità giuridica internazionalmente riconosciuta. Sull'immunità vedasi più in basso.
Violazioni contestate
Durante le recenti ostilità a Gaza fra l'esercito israeliano e Hamas, è stato reso noto che diversi missili sono stati depositati nei magazzini dell'UNRWA: scuole comprese. La stessa UNRWA ha riconosciuto in tre occasioni che razzi sono stati rinvenuti nei propri edifici. E cosa ha fatto l'UNRWA di questi razzi? li ha riconsegnati ad Hamas, un'organizzazione belligerante noto per colpire indiscriminatamente obiettivi civili. Per non discutere del fatto che questi armamenti sono essi stessi illegali, dal momento che si tratta di armi indiscriminate che non possono essere impiegate per uno specifico scopo. Sono armi "statistiche". La comprova di ciò è offerta dall'elevato numero di razzi sparati da Hamas, e ricaduti nella Striscia di Gaza, uccidendo diversi palestinesi. Questi incidenti hanno fatto insorgere il sospetto che l'UNRWA e alcuni suoi dipendenti abbiano infranto il principio di neutralità.
Inoltre, stando a recenti rivelazioni, Hamas è solita fare impiego degli edifici dell'UNRWA, siamo dal loro stesso interno, sia delle loro vicinanze, per colpire Israele. Il consentire questa pratica deplorevole rappresenta una palese violazione del principio che impone la separazione fra obiettivi civili e obiettivi militari, alla base delle norme che regolano il diritto di guerra. In aggiunta, poiché israeliani sono rimasti vittima di questi attacchi, proprio a causa della protezione offerta dalle installazioni dell'UNRWA, è possibile che l'agenzia ONU e alcuni suoi impiegati si siano prodigati affinché Hamas perseguisse i suoi fini. Questi incoraggiamenti includono le trappole letali collocate in un ambulatorio dell’UNRWA, al di sotto del quale correva un tunnel impiegato da Hamas per scopi bellici, e i colpi di mortaio sparati da un sito posto immediatamente a ridosso di una scuola gestita dall’UNRWA, che ha provocato la morte di un bambino israeliano di 4 anni.
Immunità
Uno dei benefici derivanti dall’avere una personalità giuridica internazionale è l’immunità. Secondo la Convention on the Privileges and Immunities of the United Nations del 1946, l'UNRWA, l'ONU e il personale dipendente, godono di diverse immunità. Ciò implica che sarebbe illegale investigare, perseguire o rinviare a giudizio le citate organizzazioni e chi lavora per esse. Tuttavia, secondo le Sezioni 20 e 21 della citata Convenzione, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon è tenuto a rinunciare alla citata immunità, mentre le Nazioni Unite sono tenute a cooperare con Israele per la tenuta delle indagini e per la verifica di presunti crimini e violazioni del diritto.
Conclusioni
Il diritto internazionale è basato in prevalenza sull’autoregolamentazione e su misure diplomatiche, anziché su un corposo sistema giudiziario e sanzionatorio. Soltanto pochi giorni fa una filiazione dell’ONU ha varato una risoluzione che prevede l’istituzione di una commissione che accerterà l’adesione di Israele alle leggi del diritto di guerra durante le recenti ostilità, prescindendo dal principio legale del ne bis in idem, soddisfatto dal fatto che il governo israeliano disciplina le operazioni poste in essere dall’IDF e conduce verifiche praticamente dopo ogni operazioni militare di rilievo, così come prescritto dal diritto internazionale.
In queste circostanze è ragionevole che l’ONU, se proprio non si attenga essa stessa e i suoi dipendenti agli standard internazionali, ponendosi come istituzione imparziale ed evitando di infrangere il diritto internazionale; quantomeno aderisca agli standard israeliani, investigando sul proprio operato e su quelli dei propri dipendenti. È giunto il momento che l’ONU crei un precedente di adesione al diritto internazionale e di rispetto della giustizia: se ti sottrai al giudizio, non puoi essere nella condizione di giudicare gli altri.
* Is UNRWA (UN Palestinian refugees agency) violating international law?
su Galsion.wordpress.com.
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