giovedì 19 febbraio 2015

L’esercito dei bambini di Hamas

di Khaled Abu Toameh*

Negli ultimi mesi i capi di Hamas hanno lamentato la mancanza di fondi per la ricostruzione di Gaza, colpita dall’ultima guerra combattuta contro Israele. Tuttavia, sembra che Hamas abbia fondi a sufficienza per addestrare, armare e indottrinare migliaia di ragazzi e persino bambini palestinesi.
Mentre migliaia di famiglie palestinesi che hanno perduto la loro casa continuano a vivere in rifugi di emergenza in tutta la Striscia di Gaza, Hamas di recente ha istituito 18 campi di addestramento militare. L’iniziativa, dal nome “Le avanguardie della liberazione”, ha attirato circa 17.000 ragazzi, di età compresa fra 15 e 21 anni. Le reclute sono state addestrate all’utilizzo di diverse armi: incluse pistole, fucili e mortai. Sono stati “istruiti” circa la necessità di eliminare Israele e «ripristinare i diritti dei palestinesi».
Samir Abu Aitah, un palestinese di 15 anni arruolato nella milizia di Hamas, dichiara: «ora provo una enorme felicità, perché mi hanno insegnato come impiegare un’arma, in modo che possa unirmi nella lotta contro l’occupazione. Gli ebrei hanno ucciso migliaia di persone innocenti, ed è per questo che ho deciso di unirmi al sentiero della guerra santa. Vogliamo espellere gli ebrei dalla nostra terra occupata». Un altro ragazzino di 15 anni, Mahmoud al-Kurd, ammette di essersi divertito a maneggiare le armi ai campi di Hamas: «il nostro nemico conosce una sola lingua: quella delle lame». Un amico di Al-Kurd's friend, Ismail Elayan, anch’egli quindicenne, rivela ai giornalisti che hanno raggiunto il campo: «ho deciso di aderire perché questo spianerà la strada verso la liberazione della nostra terra. È questo il nostro obiettivo principale».
Mohamed al-Najjar, 16 anni, confessa di essersi iscritto perché «adora il martirio». E aggiunge: «voglio perseguire la strada della resistenza fino a quando mi immolerò».


Hamas ha persino organizzato una “cerimonia di premiazione” per le giovani reclute, che nel prossimo futuro faranno parte dell’”esercito di liberazione”. E quando Hamas parla di “liberazione”, intende la cancellazione integrale di Israele dalla faccia della Terra, piazzando uno stato islamico al suo posto. Hamas sta addirittura promettendo che i giovani palestinesi che hanno subito questo lavaggio del cervello, metteranno in pratica gli insegnamenti combattendo la prossima guerra con Israele. Parlando ad una di queste cerimonie di premiazione, il co-fondatore e alto dirigente di Hamas Mahmoud Zahar ha dichiarato che alcuni ragazzini sono stati addestrati a lanciare razzi e colpi di mortaio all’indirizzo di Israele. E ha ribadito l’obiettivo finale: la distruzione dello stato ebraico: «questi ragazzini presto attiveranno i razzi, che spareranno fino a quando l’ultimo pollice di “Palestina” sarà liberata. Hamas incoraggia l’apertura di nuovi campi di addestramento, e vi investirà tutto il denaro che sarà necessario».
A sentire Zahar, Hamas non soffre di alcuna crisi finanziaria, e non ha problemi a sostenere qualunque programma finalizzato ad intossicare le menti e i cuori della gioventù palestinese. Ne’ a quanto pare Hamas ha alcun problema a dotare questi giovani di armi. Se Hamas dispone delle risorse per armare questo esercito di 17.000 piccoli combattenti, perché mai chiede alla comunità internazionale di impegnare miliardi di dollari per la ricostruzione di Gaza? Il denaro impiegato per il finanziamento di queste “avanguardie della liberazione” avrebbe potuto essere speso per risolvere i gravi problemi di migliaia di famiglie palestinesi prive di dimora.
Ma Hamas, unica responsabile della tragedia patita da queste famiglie, non ha alcun interesse nella ricostruzione. Al contrario, sembra sempre più determinato ad allevare le nuove generazioni di palestinesi all’odio e al martirio. Hamas ha trasformato la Striscia di Gaza in un enorme campo di addestramento per jihadisti e miliziani, affiliati non solo ad esso, ma anche allo Stato Islamico. Nel reclutare ragazzini e persino bambini, Hamas commette un crimine nei confronti dei palestinesi.


Tutto ciò avviene mentre l’Autorità Palestinese nel West Bank continua a denunciare i crimini di guerra che sarebbero stati commessi da Israele. Naturalmente l’AP e il suo leader non giudicano tale l’abuso su minori perpetrato da Hamas. Hamas ha chiarito che intende impiegare i minorenni per il lancio di razzi e missili contro le famiglie israeliane, con la speranza di conseguire il loro successivo martirio. Ciò non sembra angosciare Abu Mazen, o l’AP, o la comunità internazionale. Se e quando la Corte di Giustizia Internazionale valuterà di verificare la sussistenza di crimini di guerra in Medio Oriente, la prima cosa che i giudici dell’Aja dovranno verificare, e il modo ripugnante con cui Hamas ha spedito migliaia di giovani palestinesi verso la morte, e come Abbas e l’AP si sono voltati dall’altra parte.

* Hamas's New Army of Children
su Gatestone Institute.

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