sabato 18 luglio 2015

AAA: Cercasi odiatori di Israele (si offre buona paga)

Un'offerta di lavoro che non passa inosservata. Il datore è la "Jewish Voice for Peace" (JVP), un'organizzazione le cui finalità, se non fosse sufficientemente chiaro, sono enfatizzate dalle foglie di ulivo che ne accompagnano il logo. Dunque la JVP assume un "Artist Council Organizer", e offre in cambio di 20 ore di lavoro a settimana, una sontuosa retribuzione: 25.000 dollari all'anno, più «generosi benefici» ed esenzioni fiscali.
Cosa dovrebbe fare il candidato? è semplice: «sollecitare e mobilitare i personaggi dello spettacolo e della cultura nella lotta per la giustizia in Palestina». Sfruttando la loro presa sul pubblico e la rete di relazioni per conseguire gli obiettivi del JVP: spostare l'orientamento dell'opinione pubblica a vantaggio della propaganda filopalestinese (ora è più chiaro per cosa stia la "P" di JVP).
Il generatore professionale di diffamazione nei confronti di Israele non lavora isolato. Al contrario, potrà beneficare del coordinamento di un Consiglio all'uopo istituito, che si occupa delle questioni amministrative, logistiche e di comunicazione con le star dello spettacolo, nonché di organizzare le campagne di boicottaggio culturale ai danni dello stato ebraico.
Il candidato ideale è abile nel proselitismo, è a suo agio nel mobilitare artisti e uomini di cultura a favore di campagne ideologiche, in grado di cogliere le nuove sfide e di comunicare efficacemente i progressi conseguiti ai colleghi.
L'avviso precisa che la JVP non tollera le discriminazioni sulla base della razza, del colore della pelle, dell'età, dell'etnia, della religione, degli orientamenti sessuali, dello stato civile e delle condizioni fisiche. Ma gli ebrei, o se si preferisce gli israeliani, quelli no: quelli stanno loro proprio sui cosiddetti. E per questo è alla ricerca di personale qualificato, ben pagato per sollecitare chi orienta sapientemente l'opinione pubblica.
La candidatura va presentata entro la fine del mese. Facile immaginare la fila allo sportello. Per evitare fastidiose osservazioni, si precisa che non sono apprezzate repliche telefoniche.
Il modulo di adesione può essere ottenuto su questo sito.

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