Un medico israeliano ha fatto la storia, impiegando lo scorso mese plasma disidratato per salvare la vita ad un autista palestinese, rimasto gravemente ferito in un incidente nella Valle del Giordano. Lo riportava ieri il quotidiano Haaretz, nella versione cartacea.
E' la prima volta che il plasma disidratato è impiegato in questo modo. Il medico militare, sergente Alona Babliel, in questo modo è riuscito a stabilizzare le condizioni gravi del ferito, successivamente trasportato da un elicottero dell'aviazione israeliana all'ospedale più vicino. Il paziente, riporta il quotidiano di simpatie arabe, gode ora di buona salute ed è stato rilasciato qualche giorno fa.
Un altro quotidiano, The Times of Israel, rende noto invece che nei cinque mesi successivi all'operazione Pillar of Defense, che mirava a neutralizzare la minaccia terroristica di Hamas nella Striscia di Gaza; sono stati effettuati ben 18 attacchi ai danni delle famiglie dell'Israele meridionale. L'ultima aggressione risale a sabato, quando un Kassam ha interrotto la pace dei residenti del Negev, intenti a festeggiare la ricorrenza del Lag B’Omer.
Così, mentre i medici israeliani compiono autentici miracoli per salvare le vite dei palestinesi, che affollano da sempre gli ospedali dello stato ebraico; i terroristi islamici che infestano Gaza si impegnano costantemente a sottrarre loro la vita. Così va, in questa zone del Medio Oriente...
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