mercoledì 17 settembre 2014

L'elisir di eterna giovinezza palestinese

Nella versione internazionale del New York Times, i rifugiati palestinesi sembrano aver bloccato il processo di invecchiamento. I palestinesi che abbandonarono o furono espulsi da Israele nel 1948 resteranno per sempre giovani. O così sembra, leggendo l'articolo apparso sulla versione in edicola dell'The International New York Times. Questi rifugiati, che oggi avranno non meno di 66 anni, sono gli avi dei bambini che studiano nelle scuole elementari di Gaza. Qui al lato l'articolo contenente lo strafalcione.
Ci sono due evidenti errori nell'affermazione riportata. Anzitutto, l'articolo forse intendeva parlare di «nipoti e pronipoti dei palestinesi che lasciarono Israele o ne furono espulsi». Difatti, in un'altra versione dell'articolo, apparsa precedentemente sul NY Times, si parla correttamente di «discendenti dei palestinesi che furono espulsi o che lasciarono Israele e il West Bank».
È impossibile che i genitori di studenti di età compresa fra 5 e 14 anni abbiano lasciato in qualche modo Israele nel 1948.
Se i genitori fossero vivi nel 1948, oggi avrebbero almeno 66 anni. Evidentemente, i genitori dei bambini che frequentano le scuole dell'obbligo palestinesi non hanno una simile età.
L'età media delle spose palestinesi residenti a Gaza è di 20,1 anni; per gli uomini, il matrimonio si contrae mediamente a 24 anni. I genitori a Gaza sono giovani, altro che vecchi.
Analogamente, se i genitori fossero stati allontanati dal West Bank nel 1967 - e questa categoria è numericamente di gran lunga inferiore alla prima - essi avrebbero oggi almeno 47 anni: il che appare ancora una volta improbabile, se non impossibile.

In secondo luogo, non è vero che il 70% degli 1,8 milioni di residente a Gaza siano «palestinesi usciti o espulsi da Israele e dal West Bank».
Difatti, come riportato dalla Associated Press, dei palestinesi che a vario titolo lasciarono Israele nel 1948, vivono soltano 30.000 superstiti; e in tutto il mondo, non solo nella Striscia di Gaza. Per cui se TUTTI i palestinesi che lasciarono Israele nel 1948 vivessero nella Striscia di Gaza - e così non è, dal momento che vivono anche nel West Bank, in Siria, Libano, Giordania e altrove - essi ammonterebbero all'1,6% dei residenti complessivi a Gaza; non al 70%.
In passato, il New York Times ha corretto statistiche errate relative al numero degli arabi che lasciarono Israele nel 1948, e dei loro discendenti. CAMERA ha notificato al New York Times l'errore pubblicato.

Fonte: CAMERA.org.

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