Saranno molto indignati, per questo, i cristiani. Ma non lo danno molto a vedere.
Forse perché i musulmani trasmettono loro calore, bruciandone le chiese e brutalizzandone i fedeli? (come ha timidamente ricordato Bergoglio a Natale?)
Sta di fatto che adesso fornisce il suo contributo anche il fantomatico sindaco di Ramallah, quella città palestinese il cui ordine pubblico è garantito da un efficiente servizio d'ordine municipale che preleva i malcapitati ebrei e li conduce alla più vicina stazione di polizia, dove subiscono adeguato trattamento.
Dice il sindaco di Ramallah che «poiché Gesù il palestinese è stato sepolto a Gerusalemme, ciò prova che i palestinesi hanno vissuto da queste parti per migliaia di anni». Atteggiamento lodevole: prima o poi qualcuno dimenticherà il preambolo offerto qui in alto, e ci crederà davvero.
Tutte balle: Gesù era libanese!
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