sabato 28 dicembre 2013

Gesù il palestinese

Bizzarro e grottesco che gli ebrei siano rimasti gli unici a difendere Gesù - nato ebreo, discendente da David, circonciso all'ottavo giorno come la Bibbia prescrive, crocifisso come «il Re degli Ebrei», e che perdipiù fece visita al Tempio di Gerusalemme (quello che per i palestinesti non sarebbe mai esistito), dal quale scacciò i "mercanti" - dall'indicazione di essere "palestinese"; mossagli dai musulmani, che da quelle parti sono arrivati sei secolo dopo la sua morte. Mentre i palestinesi sono stati inventati da Arafat nel 1964.
Saranno molto indignati, per questo, i cristiani. Ma non lo danno molto a vedere.
Forse perché i musulmani trasmettono loro calore, bruciandone le chiese e brutalizzandone i fedeli? (come ha timidamente ricordato Bergoglio a Natale?)
Sta di fatto che adesso fornisce il suo contributo anche il fantomatico sindaco di Ramallah, quella città palestinese il cui ordine pubblico è garantito da un efficiente servizio d'ordine municipale che preleva i malcapitati ebrei e li conduce alla più vicina stazione di polizia, dove subiscono adeguato trattamento.
Dice il sindaco di Ramallah che «poiché Gesù il palestinese è stato sepolto a Gerusalemme, ciò prova che i palestinesi hanno vissuto da queste parti per migliaia di anni». Atteggiamento lodevole: prima o poi qualcuno dimenticherà il preambolo offerto qui in alto, e ci crederà davvero.


1 commento:

  1. Tutte balle: Gesù era libanese!
    http://louyehi.wordpress.com/2013/12/29/scoop-jesus-est-ne-au-liban-la-bethlehem-du-liban-et-pas-en-judee/

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