lunedì 27 aprile 2015

Lo sciacallaggio di Human Rights Watch

di Yarden Frankl*

Sentendo parlare di "Human Rights Watch" si potrebbe essere indotti a pensare che si tratti di un'organizzazione dedicata esclusivamente alla disamina delle condizioni dei diritti umani in tutto il mondo. Ma i lettori di vecchia data sono a conoscenza di diverse prove che documentano l'autentica ossessione di HRW per l'aggressione verbale di Israele, impiegando diverse persone, dal giudizio molto discutibile.
C'era l'"esperto di diritti umani" che adorava collezionare cimeli nazisti, fra una calunnia di Israele e l'altra. C'era il direttore generale di HRW impegnato a raccogliere fondi in Arabia Saudita - uno dei paesi peggiori al mondo per rispetto dei diritti umani - e che fece in tempo di ritorno a vergare un articolo con cui demonizzava Ariel Sharon, poche ore dopo la morte dell'ex primo ministro israeliano.
E ora, non appena Israele ha catapultato uno staff di medici e paramedici per soccorrere le vittime del terremoto nel Nepal, ecco che giunge un tweet dell'attuale direttore esecutivo:


Nessun cenno da parte di Roth all'ovvia considerazione secondo cui il blocco parziale di Gaza (beni e servizi di natura umanitaria sono ammessi. Anche il cemento con cui Hamas sta ricostruendo i tunnel del terrore, NdT) è indotto dallo sforzo di Hamas di riarmarsi. Ne' si commenta il fatto che la Striscia di Gaza subisco il blocco totale ad opera dell'Egitto. Niente, per il direttore di HRW, che in teoria si dovrebbe dedicare alla lotta agli abusi dei diritti umani - tutto può essere facilmente sintetizzato in una frase ad effetto per i Social: «Eliminate il blocco».
Ma l'oltraggio più grave consiste nel disprezzo con cui il piccolo stato ebraico sta prestando soccorsi per salvare quante più vite nel Nepal, dopo il drammatico terremoto e le conseguenti valanghe. Roth scrive i suoi tweet comodamente seduto su una poltrona degli uffici di HRW di New York, mentre ammira il panorama della Fifth Avenue. Nel frattempo gli israeliani si sono precipitati nel Nepal, curando i feriti e prestando soccorsi alla ricerca di altri corpi intrappolati sotto la neve e il ghiaccio.
Chi sta facendo il possibile per salvaguardare i diritti umani?
Senza dubbio, i media internazionali continueranno ad usare HRW come fonte affidabile. Ma se qualcuno di voi dovesse leggere citata questa organizzazione sulle agenzie di stampa o sui giornali, non farebbe male a contattare l'ufficio lettori, evidenziando le reali finalità di HRW.

* Human Rights Watch’s Disaster Effort
su HonestReporting.

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