martedì 4 dicembre 2012

Provo vergogna per il mio Paese

di Giulio Meotti*

Il 29 settembre 1938, lo stato cecoslovacco fu frammentato e privato dei confini difendibili sulla base degli "Accordi di Monaco". Sei mesi più tardi, abbandonato dagli alleati Francia e Regno Unito, e aggredito da Hitler, la Cecoslovacchia cedette e fu annientata. Al pari di come si fa oggi con Israele, i cecoslovacchi furono accusati di "intransigenza" e di essere "nemici della pace". E furono così scoraggiati, che alla fine scelsero di non combattere e di arrendersi. "Pace" era un modo per dire capitolazione. La stessa situazione che si presenta oggi.
La situazione della Cecoslovacchia del 1938 infatti è del tutto simile a quella di Israele nel 2012. Come l'IDF israeliano, i cechi all'epoca vantavano uno degli eserciti più efficienti d'Europa. Come Israele, la Cecoslovacchia era una nazione molto giovane ed effervescente. E come oggi molto occidentali premono su Israele affinché ceda a favore degli arabi, così allora i nazisti pretesero l'annesione dei Sudeti, in cui vivevano tre milioni di tedeschi.

Le montagne dei Sudeti, come i "territori occupati" da Israele, erano l'unica posizione dalla quale la piana boema, e la capitale Praga, risultavano difendibili. Qualcuno forse ricorda cosa affermò Lord Trenchard al parlamento britannico dopo la proclamazione degli Accordi di Monaco, secondo cui i cecoslovacchi non abbisognavano dei Sudeti per la loro sicurezza? «il miglior confine difensivo, è la pace».

Io provo vergogna per il mio paese, che ha adottato lo stesso metodo adottato dai nazisti sudeti in Cecoslovacchia alla fine degli anni '30: annientando uno stato dal suo interno. Ieri erano le SS, oggi è l'OLP, che ha ammazzato almeno 1500 ebrei (per fare un confronto, è come se negli Stati Uniti le vittime fossero 82 mila).
Provo vergogna per il mio paese, che ha votato per uno stato che stringerò accordi con altri stati arabi e con l'Iran per architettare un piano pan-islamico per sterminare Israele.
Provo vergogna per il mio paese, che ha votato per uno stato in cui il libro più venduto è il "Mein Kampf".
Provo vergogna per il mio paese, che sarà ricordato fra gli altri com quello che ha legittimato i terroristi palestinesi, dipinti come vittime, e che consentirà che si persegua il reale obiettivo: la "soluzione finale" della questione ebraica.

Settant'anni fa, con un atto che di fatto diede il via alla più grande tragedia della storia europea, l'Italia tradì i suoi stessi cittadini ebrei. Pochi tornarono indietro dai campi di concentramento.
Oggi, l'Italia è capitolata nuovamente nella battaglia con chi si impone di completare il lavoro avviato e non concluso dai nazisti.

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1 commento:

  1. c'è un'alra situazione ancor più somigliante a Israele della Cecoslovacchia ante guerra. Il regno crociato di Gerusalemme

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