Ahmad Tibi è un uomo molto impegnato. Medico, arabo israeliano, di giorno fa il deputato, membro del parlamento (Knesset) di Gerusalemme: è una grande cosa, per un paese talvolta accusato di amare alla follia i suoi figli, al punto da respingere chi ne desidera la morte; il consentire anche a chi esce dall'aula del parlamento nel momento in cui è eseguito l'inno nazionale, di servire lo stato. Questo senso di colpa è superato dal nostro MK ("onerevole") con un attivo impegno a favore del terrorismo palestinese.
Come riferisce Al Monitor, Tibi è appena tornato da Ramallah - dove ha partecipato ad un reality show - nella sua abitazione nei sobborghi di Gerusalemme. Tibi esulta alla notizia delle sommosse e manifestazioni alimentate e incoraggiate dall'OLP nel West Bank: la speranza è che i disordini, i danneggiamenti, le aggressioni, facciano scoccare la scintilla che accenda la terza intifada, dopo quella del 1987 e del 2000. E pazienza se morti e feriti saranno contati da ambo le parti: tanto gli ebrei resterano sul selciato; mentre gli arabi avranno l'onore di ascendere al paradiso di Allah.
Ma Tibi tornerà presto a Ramallah: è la stella del reality show "Il rais", che inchioda sulle poltrone le famiglie palestinesi di tutto il Medio Oriente. Non poteva essere diversamente: Tibi era intimo di Arafat, il rais per eccellenza; e ha ottimi rapporti con il suo successore al vertice dell'OLP. Il gioco è maledettamente serio: una giuria selezionerà fra 1200 partecipanti il vincitore, al quale andrà il titolo di presidente del fantomatico stato di Palestina.
Qualcuno potrà giustamente storcere il naso: ma come, un membro del parlamento israeliano, intrattiene rapporti abituali con gente che lavora febbrilmente per aggredire lo stato ebraico, financo inviando ai familiari dei terroristi detenuti nelle carceri, succosi assegni di mantenimento? è proprio così, ci vuole pazienza: sono le "contraddizioni del sistema", un sistema che osanna il pluralismo, la tolleranza, il rispetto, la democrazia, fino all'autolesionismo. E pazienza se Ahmad Tibi, MK, sia stato disperso qualche giorno fa da una manifestazione di accesa protesta davanti ad un istituto penitenziario. Sensi di colpa per questa condotta, per una vita da dottor Jekyll e mister Hyde? pochini, per la verità, a quanto pare...
lo trovo un pò masochistico lo stato ebraico
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