martedì 12 marzo 2013

Provaci ancora, Hamas...

Si vivono da giorni momenti di grande tensione sul Monte del Tempio di Gerusalemme, il luogo sacro dell'ebraismo mondiale. Per la prima volta, la polizia israeliana è stata oggetto di attacchi mediante bottiglie incendiarie. Un poliziotto ha preso fuoco, ed è stato miracolosamente tratto in salvo. Da tempo estremisti palestinesi maltrattano e minacciano i visitatori, in particolar modo quelli di religione ebraica, e lanciano pietre all'indirizzo delle forze dell'ordine. Diverse volte i luoghi di culto sono stati chiusi al pubblico per evitare che gli attacchi provocassero seri feriti.
In una sassaiola è rimasto coinvolto Atta Awisat, cine-operatore palestinese. Le versioni fornite sono due: quella delle brigate Ezzedin Al Qassam, braccio armato di Hamas, organizzazione terroristica che controlla nel terrore la Striscia di Gaza; e quella della polizia israeliana, che ha fornito a supporto diverse testimonianze fotografiche.
Secondo Hamas, il cineoperatore sarebbe stato colpito della forze dell'ordine. Questo è il contenuto apparente dell'immagine che è stata divulgata.
Un tentativo patetico di mistificazione, la cui scarsa credibilità questa volta è testimoniata oltretutto dal basso numero di retweet di cui il post ha beneficiato. Ma a fugare ogni dubbio, è intervenuta la polizia di Gerusalemme.
Il giornalista è stato colpito dalle pietre (eh, sì: alle volte possono fare molto male...) di un agitatore palestinese, ma ha rifiutato le cure offertegli, prima di denunciare la polizia israeliana per il trattamento violento di cui sarebbe rimasto vittima.
Una volta rimasto solo, Awisat ha avvicinato la croce rossa palestinese, chiedendo di essere trasportato fino al piazzale del Muro Occidentale, dove ha invitato altri giornalisti ivi presenti ad immortalarlo, denunciando un improbabile maltrattamento da parte degli israeliani.
Le immagini diffuse chiariscono benissimo la dinamica. Awisat è stato alla fine curato in un ospedale. Israeliano.


H/t: Israellycool.

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