Le notizie che vorremmo leggere sempre. Lo scorso fine settimana una famiglia palestinese, che viaggiava a bordo della sua auto nella Valle del Giordano, è precipitata in una scarpata. Ma dopo dieci minuti sono intervenuti i soccorsi: merito di un'unità dell'IDF, l'esercito israeliano, specializzata in soccorsi stradali; tutt'altro che infrequenti da queste parti. Tre membri dell'equipaggio, incluso un bambino di due anni, gravemente feriti, sono stati trasportati in elicottero all'ospedale di Hadassah, a Gerusalemme; mentre il quarto passeggero, ferito soltanto lievemente, è stato condotto in ambulanza presso il vicino ospedale di Nablus. L'alta velocità poteva provocare vittime, ma un intervento tempestivo che va al di là degli steccati ideologici o religiosi ha evitato il peggio.
Non sempre le notizie che giungono dai territori palestinesi sono confortanti. A Petah Tikva un palestinese ha accoltellato un ebreo ortodosso, di 31 anni, mosso dall'unica finalità di "vendicare" il torto subito: essere stato trattenuto dalle forze dell'ordine dopo i recenti disordini che hanno visto contrapposti teppisti palestinesi armati di pietre e altri oggetti contundenti, alle forze di sicurezza israeliane. Il giovane è fuori pericolo di vita, ma sarà trattenuto per ulteriori accertamenti.
Si dubita che un simile tentativo di omicidio possa fruttare all'attentatore la lauta paga promessa dall'Autorità Palestinese a chi attenta alle vite di israeliani innocenti; ma fa riflettere circa il clima di cieco odio che alberga nei cuori di non pochi palestinesi. Difficile pensare che queste condizioni possano lontanamente partorire una seppur remota ipotesi di pace.
Nessun commento:
Posta un commento