I filopalestinesi sono la razza peggiore. Fanatici, ottusi, maligni, falsi, calunniatori fino al grottesco. Bisogna riconoscere che non hanno fornito un grande aiuto alla cosiddetta "causa palestinese" con le tonnellate di foto spacciate per fresce, e invece rinvenienti da altri conflitti e altre latitudini. Anche la difesa d'ufficio di Hamas ha fatto venire molti mal di pancia a chi era sinceramente convinto delle ragioni dei palestinesi. Non pochi osservatori neutrali delle questioni mediorientali, in queste due settimane per la prima volta ha preso posizione, schierandosi dalla parte dello stato ebraico.
I filo-palestinesi hanno appreso le lezione? ma quando mai! chi è mosso da rabbia cieca non dispone di lucidità quando scaglia i suoi attacchi, e commette i medesimi errori. Nonostante certi trucchetti siano stati svelati e sbugiardati, l'industria della contraffazione di testimonianze visive continua a sfornare improbabile denunce. Che inevitabilmente si ritorcono contro chi le ha maldestramente confezionate.
È il caso del filmato diffuso qualche giorno fa dall'International Solidarity Movement (ISM), l'organizzazione di cui fanno parte anche nostri connazionali, che militano nelle file dei fiancheggiatori e collaboratori del terrorismo palestinese. Oggi l'ISM ha tentato di raddrizzare le sorti di una giornata funesta per Hamas, documentando a modo suo la "perfidia sionista". Peccato che sia stato immediatamente sbugiardato con una minuziosa contro-denuncia. Segue la traduzione di Thomas Wictor sul suo sito personale. C'è da divertirsi...
Urrah per Pallywood! per chi non lo sapesse, si fa riferimento ai video fraudolenti che i palestinesi e i loro sostenitori diffondono, nel tentativo di convincere il mondo che Israele sarebbe una specie di nuovo Terzo Reich. Oggi (il 21 luglio, NdT) l'International Solidarity Movement ha diffuso il più filmato più palesemente falso che io abbia mai visto. Persino un bambino sarebbe capace di smontarlo pezzo per pezzo questa ripugnante ripresa taroccata.
Ma veniamo alla produzione di Pallywood. Guardate il video nella sua interezza. Non vi preoccupate: vi assicuro che non si vede nessuno morire...
Adesso sveliamo questi infami per quelli che sono. Anzitutto, i "soccorritori" procedono verso un'ambulanza. Sul sito dell'International Solidarity Movement, dicono che «l'esercito israeliano ha anche colpito un'ambulanza della Luna Crescente, mentre tentava di porre in salvo i feriti nel sobborgo di Shajiya, ad est di Gaza City». E hanno accluso le immagini.
L'ambulanza non è stata colpita dall'artiglieria. Non ci sono vetri per terra perché i palestinesi hanno usato delle mazze per frantumare i vetri, ricaduti all'interno del veicolo, facendone rientrare il parabrezza. Dopodiché hanno bersagliato il povero Toyota con un AK-47. Il danno non è minimamente riconducibile ai colpi di artiglieria altamente distruttivi, che distruggono tutto. Questi sono in effetti i danni provocati da un bombardamento:
Curiosamente, sono gli effetti di un razzo di Hamas sparato verso un'area residenziale di Haifa, in Israele.
L'International Solidarity Movement non è a conoscenza della balistica, come evidenziano nella seconda immagine dell'ambulanza distrutta:
Tutti i bordi sporgenti dei fori sono rivolti verso l'esterno, il che fa concludere che il veicolo è stato fatto esplodere dall'interno. o il militante di Hamas si è fatto saltare in aria con il veicolo, o trasportava munizioni e quando è stato colpito, ha provocato una esplosione secondaria.
Entrambe le foto sono farlocche. Ritorniamo al video: questo è ciò che l'International Solidarity Movement rivela del giovane «ucciso».
Nel video, però, lo si vede prima al minuto 0'24", mentre trasporta in barella una persona non ferita verso... qualche posto. Procede in direzione opposta rispetto a quella dei "soccorritori".
Quando realizza di essere ripreso, volge le spalle alla telecamera. Per qualche motivo si dimentica di cambiare la maglietta che lo identifica, quando ha impersonificato il secondo ruolo. Ha ancora una barba senza baffi, il che suggerisce che sia un miliziano di Hamas.
Veniamo al culmine del video. Al minuto 0'59" si sente un colpo. È un petardo attivato elettronicamente. Ci ritorno fra un minuto. I protagonisti del filmato lo attivano per far credere di essere colpiti. Al minuto 1'30" il sottotitolo recita «Non lo so. I carri armati ci hanno circondati».
Udite il rumore di un cingolato? il filmato che segue riproduce il rumore dall'interno di un carro armato israeliano di tipologia Merkava main battle tank (MBT), isolato da centimetri di acciaio, fibra di carbonio e ceramica.
Un MBT fa un sacco di rumore. Il motore, la torretta, i cingoli, le ruote e le sospensioni fanno un frastuono tipo casa in corso di demolizione. L'attore che simula di parlare al telefono nel video farlocco afferma che sono circondati dai carri armati israeliani. Ma come è possibile che noi non riusciamo a sentirli? Perché non si percepisce altro che silenzio?
Al minuto 2'01" del video diffuso International Solidarity Movement c'è un altro momento chiave. Maglietta Verde ammette «Qui non ci sono feriti». Questo perché l'esercito israeliano avverte i civili ad evacuare le zone prima degli attacchi. E poi che fanno? sparano alle persone con fucili da cecchino?!
Al minuto 2'23" il primo colpo da cecchino colpisce Maglietta Verde. D'un tratto passa dall'essere accanto all'operatore video allo stramazzare a terra nell'unico punto ripulito delle macerie.
Al minuto 2'28" l'idiota si riprende mentre si applica sangue finto sulla mano sinistra! si vede chiaramente il tubetto in plastica nella mano destra!
Questa è la confezione del prodotto che sta usando:
Non è un cellulare perché è evidentemente sottile in cima e schiacciato alla base. Vedete come lo impugna. Sarebbe questo il modo in cui afferrate il cellulare mentre aggiornate la vostra pagina Facebook per documentare che siete stati colpiti da un cecchino? si nota bene che ha già il sangue sulla sua mano sinistra, ancor prima di toccarsi le "ferite".
Da un angolo sembra uno smartphone, ma si scorge chiaramente il beccuccio bianco che sporge da un lato. Gli smartphone non hanno delle protuberanze bianche.
A titolo di divertimento, ho ricercato "tubetto di sangue finto" su Google Immagini in lingua araba:
Ci sono un sacco di tubetti che vagamente ricordano uno smartphine, ma nessuno del tipo sottile e arrotondato. Strano, no?
Dopo che Maglietta Verde versa del sangue sulla mano sinistra, se lo spalma sul sedere. La donna urla «Sulla mano!» Maglietta Verde obbedisce ma si muove in modo da consentirci di vedere il sangue.
Al minuto 2'38" si sente un altro sparo.
Al minuto 2'48" l'attrice patetica dell'International Solidarity Movement recita la litania: «Di' loro di smettere, di' loro di smettere», senza premura di sorta.
Al minuto 2'54" un altro sparo. Si vede il fumo e allo stesso tempo il rumore.
Siamo sicuri al 100 percento che non c'è alcun cecchino che lo sta sparando. Non può sentire lo sparo e l'impatto del proiettile allo stesso tempo, a meno che la canna del fucile ti sia puntata adosso. I carabinieri israeliani poi usano lo Sniper Weapon System (SWS) 0.338 Lapua Magnum.
Ecco come appare il fucile in dotazione e i danni che provoca. Non vi preoccupate: sono stati colpiti solo i mattoni forati, ed essi sono comunque dei maledetti bastardi!
Osservate il rumore e l'effetto tardato della percussione del colpo di fucile sul mattone. È un rumore che lontanamente riecheggia lo sparo sentito nel video farlocco?
Secondo l'International Solidarity Movement, il giovane è stato colpito tre volte, due mentre era a terra. È stato colpito da destra, da sotto un vicolo. Questa è la traiettoria:
Avete appena visto l'effetto che il colpo di fucile Lapua provoca sui mattoni. Dove sono le ferite del giovane?
Potrei postare le foto di come appare un individuo dove essere stato colpito da uno di questi proiettili. Ma dal momento che si tratta di una esercitazione spassosa, non voglio affliggervi con immagini raccapriccianti. Ecco ora Maglietta Verde dall'altro lato.
Nessuna ferita sull'intero corpo. Il sangue sul polso non ha alcuna fonte. Se un calibro 33.8 lo avese colpito al polso, avrebbe un brandello di corpo da ostentare alla telecamera. E l'operatrice nel frattempo se la ride...
Dopo che Maglietta Verde "muore", riapre gli occhi.
Oops... notate come tutti siano calmi. È perché non c'è l'ombra di un israeliano nell'arco di diversi chilometri, quando hanno filmato questa messinscena. E sapete una cosa? l'International Solidarity Movement non ci ha voluto rivelare il nome del giovane. Questo perché gli israeliani tengono traccia di tutti i palestinesi caduti nelle guerre che hanno combattuto a Gaza. Se il nome di Maglietta Verde fosse rivelato, gli israeliani potrebbero comunicarci che non c'è alcun morto con quel nome, e che è un membro di Hamas.
Ma noi già lo sappiamo: la barba, l'ambulanza, i petardi, la recitazione patetica, l'assenza di ferite d'arma da fuoco e il tubetto di sangue per scherzi.
Non credete a tutto quello che vedete: qualche volta può essere vero, ma spesso può essere una montatura.
Fonte: Thomas Wictor.
P.S.: Già sappiamo cosa risponderanno adesso i filo-palestinesi: che anche se si tratta di una montatura (brucia ammettere di essere stati colti con le mani nel sacco...), gli israeliani cattivoni comunque commettono le stesse "atrocità" nei confronti dei poveri palestinesi. Che, per colpa di questi cialtroni, stanno definitivamente, irrimediabilmente perdendo la loro "causa"...
Massì, pagliaccio continua pure. Tanto la vostra barbarie non è ormai più un segreto.
RispondiEliminaAnonimo....ma vaffanculo! Neghi pure l'evidenza oppure sei cerebroleso!
EliminaSta arrivando il giorno in cui i pacifinti si pentiranno di essersi schierati con i terroristi...iraq,Siria..ecc il califfato sta crocifiggendo i cristiani e loro ancora li difendono,non venite a chiedere aiuto poi.....
RispondiEliminaChissà perché il conflitto israelo-palestinese appassiona tanto i "cristiani" (che con ipocrisia storica si auto definiscono 'occidentali').
RispondiEliminaCi abbiamo lavorato per secoli, e durante l'ultimo secolo trascorso abbiamo dato una decisa accelerata; senza il nostro tenace e perseverante lavoro nulla di ciò che sta accadendo sarebbe mai accaduto. Sembra di assistere ad uno spettacolo romano al Colosseo, coi cristiani assisi al posto degli antichi romani ed ebrei e arabi aizzati gli uni contro gli altri per alimentare la nostra passione e il nostro tifo e la nostra inguaribile faziosità.
Hai fatto un buon lavoro. E' prassi ormai per i gruppi che agitano l'Islam come un'arma letale, usare i social per farsi propaganda. Hanno già fatto un buon lavoro, a giudicare dai numerosi arruolati nell'Isis provenienti dall'Europa.