domenica 18 ottobre 2015

Le Nazioni Unite alleate del terrorismo palestinese?

Secondo un rapporto pubblicato da UN Watch di Ginevra, almeno dieci diversi dipendenti dell'ONU stanno usando la legittimazione della loro posizione ufficiale per incoraggiare i palestinesi ad accoltellare e colpire gli ebrei israeliani; uno di essi sulla sua pagina Facebook incita a «pugnalare i cani sionisti». UN Watch è un'organizzazione internazionale il cui mandato conferitole dal Palazzo di Vetro, consiste nel monitorare il rispetto dello statuto istitutivo da parte dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.
UN Watch ha sottoposto il documento all'attenzione del segretario generale Ban Ki-moon, del direttore dell'UNRWA Pierre Krähenbühl e dell'ambasciatore americano all'ONU Samantha Power. Gli Stati Uniti, con 400 milioni di dollari annui, sono il principale finanziatore dell'UNRWA.
Dichiara Hillel Neuer, direttore esecutivo di UN Watch: «L'ONU e i finanziatori principali dell'UNRWA come gli Stati Uniti, dovrebbero porre immediatamente fine al rapporto con i propri impiegati che incitano ad attività delittuose e criminali, e che si abbandonano ad atti di antisemitismo, incoraggiando gli attacchi palestinesi contro gli israeliani, che hanno tolto la vita a uomini, donne e bambini innocenti».

«Malgrado le rassicurazioni dell'UNRWA, in seguito alle precedenti denunce, di agire nei confronti dei propri dipendenti che si sono lasciati andare ad incoraggiamento e fiancheggiamento del terrorismo; non si è trovato riscontro in questo senso. Al contrario, la principale risposta è stata quella di intimidire UN Watch.
Ancora una volta sollecitiamo Bank Ki-Moon e l'UNRWA a sospendere immediatamente i dipendenti che incitano all'omicidio. Inoltre, chiediamo l'istituzione immediata di una commissione d'inchiesta, che include rappresentanti degli Stati Uniti, dell'Unione Europea (che fornisce annualmente 139 milioni di dollari), del Regno Unito (95 milioni) e degli altri fondatori dell'UNRWA; affinché si indaghi sull'impunità dei perpetratori di razzismo e incitamento all'odio che sta macchiando l'UNRWA.
Questa condotta non fa altro che incoraggiare ulteriore violenza. È giunto il momento di porre fine a questa pratica da parte dei direttori delle scuole dell'UNRWA, dei docenti e dei dipendenti che postano immagini antisemite e di incitamento al terrorismo; che non fanno altro che indicare un atteggiamento di razzismo e violenza da parte dell'UNRWA che va sradicato.
Sollecitiamo l'ONU a prendere atto di questi post deprecabili, pubblicati su account Facebook intestati a persone che non esitano a definirsi membri dell'UNRWA, e che rappresentano una palese violazione delle convenzioni internazionali», conclude Neuer.

1. Hani Al Ramahi, che si identifica su Facebook come “Projects Support Assistant at UNRWA”, ha pubblicato la violenta immagine riportata qui in basso lo scorso 8 ottobre. In essa si scorge un uomo dal volto coperto da una kefia che fissa l'osservatore impugnando un coltello dai colori palestinesi, macchiato di sangue. Il titolo recita: «accoltella i cani sionisti».


L'UNRWA dovrebbe licenziare questa persona, per aver usato il nome dell'UNRWA in un account che incita alla violenza e al terrorismo.

2. Ibrahim Ali, che vive a Hebron e si identifica sulla sua pagina Facebook come impiegato dell'UNRWA (schermata qui), lo scorso 6 ottobre ha pubblicato sulla sua bacheca un video che celebra una orribile serie di attentati terroristici, inclusi accoltellamenti e sparatorie nei confronti di ebrei israeliani.







L'UNRWA dovrebbe licenziare questo figuro, che ha usato il nome dell'UNRWA per promuovere violenza e terrorismo.

3. Hiba Miari, che si identifica sulla sua pagina Facebook come insegnante dell'UNRWA (schermata qui), ha festeggiato il recente attacco terroristico ai danni di cittadini israeliani con una vignetta pubblicata lo scorso 11 ottobre, in cui si scorge un palestinese mascherato che suona un violino a forma di gigantesco pugnale; tipo quello usato per gli accoltellamenti. La figura è stata rimossa in seguito alla denuncia del blogger Elder of Ziyon, ma l'UNRWA non ha mai condannato l'incitamento alla violenza o annunciato provvedimenti punitivi.


UNRWA dovrebbe licenziare Hiba Miari per aver usato il nome dell'UNRWA per glorificare e romanzare atti di violenza e terrorismo.

4. Um Karam, che si identifica sulla sua pagina Facebook come insegnante UNRWA (schermata qui), ha pubblicato il ripugnante video del sermone in moschea in cui lo sceicco Abu Rajab ha agitato ripetutamente un coltello, esortando i palestinesi ad uccidere gli ebrei in nome di Allah.


L'UNRWA dovrebbe licenziare Um Karam per aver speso il nome dell'UNRWA per promuovere violenza e terrorismo.

5. Souhaib Fayyad, che si identifica su Facebook come dipendente UNRWA, ha celebrato l'accoltellamento di ebrei israeliani modificando lo scorso 12 ottobre la sua immagine del profilo Facebook con il classico "Like" che impugna un pugnale. UN Watch ha catturato questa immagine, prima della sua rimozione. La condotta di Fayyad è stata documentata dal blogger Elder of Ziyon, e da allora la sua pagina Facebook è stata sospesa. L'UNRWA non ha mai condannato la condotta del suo dipendente o annunciato qualunque azione punitiva.


L'UNRWA dovrebbe licenziare Souhaib Fayyad per aver speso il nome dell'UNRWA su un account che incita ad atti di terrorismo omicida.

6. Mahmoud Abu Zakari, che sul suo profilo Facebook si identifica come "social worker" per l'UNRWA, ha celebrato l'accoltellamento di ebrei israeliani lo scorso 11 ottobre, pubblicando la sua immagine del profilo riportando un giovinastro incappucciato impugnante un coltello pronto a colpire.


L'UNRWA dovrebbe licenziare Mahmoud Abu Zakari per aver usato il nome dell'UNRWA su un account che promuove e appoggia atti di violenza e terrorismo.

7. Maen Dajani, che si identifica sulla sua pagina Facebook come insegnante dell'UNRWA, ha aderito alla campagna di demonizzazione di Israele promossa da Hamas/ANP, trasformando la legittima difesa dagli accoltellamenti in una «esecuzione di minori», quando lo scorso 14 ottobre ha condiviso un post che pretendeva di dimostrare che i media israeliani avevano photoshoppato un coltello nelle mani di un "martire" 15enne palestinese che aveva cercato di accoltellare un israeliano. Dajani, che si è rifiutato di replicare al commento di un utente in cui l'accusa era chiaramente smontata, è stato inchiodato dall'investigazione condotta dal blogger Elder of Ziyon.


L'UNRWA dovrebbe licenziare Maen Dajani per l'impiego del nome dell'UNRWA su un account che incita a violenza e a terrorismo.

8. Saleh Mohsen, che sul suo profilo Facebook afferma di lavorare per l'UNRWA, ha celebrato lo scoppio delle ostilità palestinesi augurandosi, lo scorso 4 ottobre, una «Intifada nel West Bank».


Il 9 ottobre questo impiegato delle Nazioni Unite ha condiviso un post sulla sua bacheca in cui ha auspicato una "Terza Intifada", e ha modificato l'immagine del suo profilo, riportando un lanciatore di pietre mascherato. Ancora una volta, merito a Elder of Ziyon per aver rivelato questo atto.


L'UNRWA dovrebbe licenziare Saleh Mohsen per aver usato il nome dell'UNRWA su un account che promuove violenza e terrorismo.

9. Mohammed Assaf, «giovane ambasciatore» dell'UNRWA e nota personalità - vincitore di "Arab Idol" e organizzatore e volto della raccolta di fondi dell'organizzazione - ha usato l'imprimatur dell'ONU per glorificare la violenza attraverso la sua pagina Facebook. Nella immagine in basso, Assaf celebra tre palestinesi che hanno attaccato ebrei israeliani, definendoli "martiri".


L'UNRWA dovrebbe licenziare Mohammed Assaf per aver usato il suo nome per promuovere violenza e terrorismo.

10. Abu Wadih Duheir, che si definisce sul suo profilo Facebook un insegnante dell'UNRWA, ha condiviso il 15 ottobre un video in cui si celebrano gli atti di terrorismo, e si esorta il popolo ad atti di violenza mediante l'hashtag #Intifada. Ecco le immagini:





Ed ecco i bambini "istruiti" da Duheir:



L'UNRWA dovrebbe licenziare Abu Wadih Duheir per l'impiego del nome dell'UNRWA per promuovere su Internet violenza e terrorismo.

Fonte: UN Watch.

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