Il 1917 è un anno cruciale nella travagliata storia di Gerusalemme: appena meno di un secolo fa, la capitale eterna del popolo ebraico era liberata dalle truppe inglesi, che il 10 dicembre 1917 scacciavano l’esercito turco da Gerusalemme, portando la metà meridionale della Palestina sotto il controllo britannico. Alla fuga dei turchi, il generale Allenby, comandante delle forze inglesi, entrava a Gerusalemme e rilasciava una proclamazione in inglese, ebraico ed arabo: l’Inghilterra avrebbe rispettato i diritti di tutti i cittadini, incluse le minoranze.
Ma qual'era la scomposizione della popolazione residente a Gerusalemme, un secolo fa? Ci viene in gradito aiuto un quotidiano dell'epoca, il l'Irish Standard che, nell'edizione del 22 dicembre 1917, così riportava ai suoi lettori: «Gerusalemme ha una popolazione di circa 70.000 persone, di cui i due terzi sono ebrei; il resto della popolazione è composta da cristiani e musulmani, in ragione approssimativamente di due ad uno».
Questo documento conferma una verità storica nota da tempo: Gerusalemme è sempre stata a maggioranza ebraica. Qualunque tipo di rivendicazione che non tenga conto di questa realtà storica inoppugnabile, è una truffa vera e propria.
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