venerdì 1 agosto 2014

L'attacco su Shijaiyah? Israele non c'entra niente: è colpa di Hamas

di Thomas Wictor*

Ho deciso di non attendere il rilascio da parte dell'Israeli Defense Force di una dichiarazione ufficiale circa quanto accaduto nel sobborgo di Shijaiyah, vicino a Gaza City, lo scorso 30 luglio. Vedrete voi stessi un massacro auto-inflitto che non dovrebbe mai succedere, e per il quale Hamas è interamente da biasimare.
Tutti i notiziari del pianeta hanno parlato di un «attacco aereo su un via commerciale affollata», con connesso attacco successivo sulle ambulanze sopraggiunte per prestare soccorso. Entrambe le accuse sono infondate.
Partiamo da un breve filmato amatoriale, che mostra il primo "attacco":



Il fotoreporter con il caschetto blue è un palestinese di 23 anni, di nome Rani Rayan. È una delle 17 vittime. Sulle prime sembra una bomba o un missile, ma non è così. Questo secondo video mostra il caos. Ci sono alcune scene piuttosto cruente, al pari del deflagrare di 14 esplosioni.


Al minuto 3'54" del video, un uomo con la barba si piega sul corpo di Ran Rayan. Riesco ad udire la parola "Amriki", e intendo che se la stia prendendo con gli Stati Uniti.
Le condizioni della stampa a Gaza sono talmente penose a causa delle minacce di morte di Hamas nei confronti dei giornalisti, che ho dovuto lavorare per ore prima di capire cosa sia realmente successo.
Come dicevo, quasi tutti i giornali hanno parlato di un bombardametno israeliano di un affollato mercato rionale a Shijaiyah, durante una tregua di quattro ore. Questo è il tipico reseconto fornito:
«Un "bagno di sangue" in un mercato a Gaza, bersagliato a morte. Testimoni rivelano che una serie di attacchi in un ravvicinato arco di tempo hanno colpito la gente, mentre era intenta a fare compere durante un cessate il fuoco annunciato ad inizio giornata dall'esercito israeliano. I militari non commentano l'accaduto.
Una zona prossima ad una stazione di benzina è stato colpita, provocando un incendio in un'area densamente popolata. Secondo fonti locali, diversi strike hanno colpito deliberatamente il mercato».
Soltanto dopo tanta, tanta, ma davvero tanta ricerca, si rinvengono tre dettagli fondamentali che non fanno la loro comparsa nei resiconti ufficiali:

1) la tregua umanitaria di quattro ore, non copriva Shijaiyah, perché Hamas ha continuato da lì a lanciare razzi verso Israele;
2) in quel momento il mercato all'aperto era chiuso, per cui la tesi palestinese secondo cui fosse affollato è una menzogna. Basta ascoltare al minuto 0'30". Si vede con i propri occhi che il mercato non era affollato ne' tantomeno frequentato, e men che meno si vedono 160 feriti;
3) lo strike aereo colpisce un magazzino, provocando l'incendio visibile nel filmato. Nel frattempo Hamas non rispetta la tregua, sparando 27 razzi nell'arco di tempo di quattro ore.

Alla luce di queste ulteriori informazioni, diamo un'occhiata a questo filmato più lungo:



Notate l'assenza di danni alle ambulanze. Se fossero state direttamente colpite da un missile o da una bomba, l'ambulanza sarebbe devastata dai fori. L'esplosione è avvenuta subito dietro una di queste tre ambulanze. Ho isolato un fotogramma dal primo video proposto. È di bassa qualità, ma la nuvola di fumo nero indicata con la freccia, identifica il momento in cui Rani Rayan è stato ucciso.


Come si può notare, non sono visibili danni sul muro o sulle lamiere dell'ambulanze, e non si vede alcun conseguente cratere derivante dall'impatto.


Notate gli sbuffi neri sulla parte inferiore del muro; ma su questo torna più tardi.
Alcune persone aprono un rubinetto e bagnano la zona. Perché lo fanno? Ve lo dico fra un minuto. Ma torniamo prima al terzo video e notiamo come ogni vittima risulti colpita ad un piede, alla caviglia, o agli arti inferiori. Non esiste alcuna arma che cagioni questo specifico effetto. Tuttavia, mi ricordo che le bombe preparate con le pentole a pressione impiegate in occasione dell'attentato alla maratona di Boston, provocarono simili ferite.


UN MASSACRO AUTO-INFLITTO

Il magazzino che brucia era pieno zeppo di missili di Hamas. Si odono le esplosioni secondarie, non quella principale prodotta dall'incursione aerea. Quando si colpisce un magazzino pieno di razzi, ogni razzo esplode separatamente. È successo che la piazza del mercato vuota al fianco del magazzino in fiamme è diventato il set di una produzione di Pallywood, ma ad un certo punto i razzi hanno cominciato a deflagrare, uccidendo e mutilando le persone che cercavano di sfruttare la situazione.
So per certo che si tratta di esplosioni secondarie, perché non ci sono devastazioni nella piazza del mercato. I palestinesi hanno anche diffuso una foto di una ogiva di un missile danneggiato, definito un «missile israeliano inesploso».


Non lo è. Non è nemmeno un serbatoio esterno di un velivolo. Il fatto che non rechi scritte identificative vuol dire che è parte dell'arsenale di Hamas.
Il prossimo video è molto raccapricciante. Non dovete vederlo tutto perché ho isolato gli aspetti che rivelano che questa strage è stata provocata dall'esplosione dei razzi di Hamas. Ma prima, leggete la descrizione in basso al video.



Contiene la descrizione di un uomo il cui volto, le braccia e il torace sono anneriti dalle bruciature. Se si clicca sull'immagine, risulta pixelizzata per non mostrare i terrificanti dettagli.


Ha le gambe spezzate. L'unica cosa che può essergli occorsa è il precipitare in un missile esploso che lo ha schiacciato, coprendolo di combustibile. Attenzione: adesso azzardo una congettura. Ha le gambe dei pantaloni arrotolate, il che suggerisce che sia un wahabbita salafita. Potrebbe essere un esponente di Hamas scaraventato dalle esplosioni del deposito.
Ecco ulteriori prove che una parte dei razzi in fiamme schizzati dalle pareti hanno provocato questo disastro. Anzitutto, si scorge il corpo di Rani Rayan, indicato con una freccia verde in basso:


Ci hanno detto che è stato ucciso da uno strike aereo, ma il personale medico che lo assiste è vivo e vegeto. Inoltre, notate tutte le scarpe che giacciono lì attorno, e ricordate che molte persone sono risultate ferite ai piedi, alle caviglie, alle gambe e agli arti inferiori.
Adesso, osserviamo le parti anteriori delle ambulanze.


Perché mai i frontali dovrebbero essere danneggiati, quando l'attacco aereo è avvenuto dietro alle ambulanze? ecco la risposta, che spiega perché hanno utilizzato l'acqua.


Notate le macchie di fumo e i buchi nella parete, contrassegnati dalla freccia verde. Sono originati dal serbatoio di combustibili di un razzo. Dal momento che si tratta di un serbatoio, non contiene frammenti. Il combustibile ha dato fuoco al deposito, facendo sì che il serbatoio è schizzato come un siluro per tutta la zona, colpendo e uccidendo Rani Rayan, frantumandogli le gambe. Vi prego di perdonare le immagini agghiaccianti, ma sono necessarie per provare questa tesi.


Dopodiché il serbatoio è esploso a terra in prossimità dell'angolo del cortile, facendo schizzare le scarpe di tutti e ferendo loro agli arti inferiori. Ogni pietra o elemento giacente per terra è stato trasformato in un proiettile a bassa quota.
Tutti i video resi disponibili sono stati sapientemente tagliati per indurre l'osservatore a credere che si sia trattato di un attacco aereo all'ambulanza, ma quando la gente che cerca di prenderti in giro è priva di conoscenze tecniche o militari, finisce per compiere degli errori fatali.
Il filmato al minuto 2'03" coglie un'esplosione secondaria. Si ode il boato e la nuvola di fumo dal razzo che salta in aria.



In conclusione: il mercato all'aperto era chiuso, non era affollato o frequentato. Israele aveva dichiarato un cessate il fuoco, che non includeva Shijaiyah, perché Hamas aveva violato la tregua sparando da lì razzi. Gli israeliani hanno colpito un deposito, non il mercato. L'intelligence aveva colpo nel segno: le 14 esplosioni secondarie rivelano che il magazzino era pieno di razzi. I palestinesi sono accorsi per fare propaganda. Hanno condotto sul luogo ambulanze e personale paramedico, ma i loro leader non li hanno avvisati che il magazzino era una gigantesca bomba pronta ad esplodere.
I missili sono esplosi, Hamas ha ottenuto il suo video tanto atroce quanto falso, e i reporter dei media occidentali hanno potuto scrivere quello per cui erano stati lì mandati. Tanto, interessa a qualcuno che tutta al storia sia stata montata dall'inizio alla fine?


AGGIORNAMENTO

Un articolo del Telegraph mostra un filmato in alta risoluzione che fornisce ulteriori prove che questo massacro sia stato auto-inflitto. Anzitutto, si scorge Rani Rayan un secondo prima della sua morte. È evidenziato con una freccia verde.


Arriva l'esplosione, e ogni persona nelle vicinanze viene sollevata da terra.


Sono tutti sollevati in aria. Le gambe sono colpite e sospinte all'indietro da una onda d'urto di alcuni pollici sopra il suolo.
È il momento in cui esplode il serbatoio pieno di combustile del razzo di Hamas. Non ho più alcun dubbio.


* The self-inflicted massacre at Shijaiyah.

1 commento:

  1. Interessante e credibilissima ricostruzione. Complimenti per il lavoro.

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