lunedì 6 ottobre 2014

Gli 8 fallimenti epici più clamorosi (e diffusi) di Pallywood

Di tanto in tanto capita di ritrovarsi nella propria casella di posta elettronica, nella timeline di Facebook, o sotto forma di tweet, una immagine che "inequivocabilmente" testimonierebbe a turno la natura razzista di Israele, l'apartheid vigente nello stato ebraico, l'espansionismo colonialista di Gerusalemme, o la prova evidente che la Palestina sia realmente esistente; addirittura prima del 1948. Non è difficile sbugiardare queste manifestazioni di ignoranza o mala fede; ma dobbiamo essere grati al sito Israellycool per averne raccolte quelle più eclatanti, e al tempo stesso più gustose da smascherare.
Pronti per la hit parade degli scivoloni di Pallywood? partiamo!...


8) La lettera di Einstein


Ti ho beccato, sionista! La prova inconfutabile che lo scienziato più autorevole del Ventesimo Secolo, il professor Albert Einstein, egli stesso ebreo, fosse anti-israeliano. Biasima i terroristi ebrei «dei nostri stessi ranghi» per condannare la Palestina per sempre. Da notare che cita esplicitamente la "Palestina"!

Perché non è anti-israeliana. Questa lettera non è anti-israeliana. Si rivolge contro la Lehi, nota anche come "banda Stern": una delle due organizzazioni militanti più corpose, assieme all'Irgun, che combattevano per scacciare gli inglesi dalla Palestina, consentendo finalmente una immigrazione ebraica senza impedimenti; in special modo, a vantaggio di chi cercava disperatamente di sfuggire all'Olocausto.
Certo, letta oggi, la missiva assume un diverso contorno. Non bisogna dimenticare che è stata scritta il 16 aprile 1948:

a) la Palestina viene citata esplicitamente. Anzitutto la lettera è stata scritta un mese prima della dichiarazione di indipendenza di Israele. All'epoca la zona era nota come "Mandato britannico in Palestina", e con tale nome è stata conosciuta fino ad allora. Niente di più, niente di meno;

b) terroristi ebrei? Questa lettera è indirizzata agli "Amici americani dei combattenti per la libertà di Israele". Si tratta di un gruppo di interesse che appoggiava la banda Stern. E molti ebrei, inclusi il primo PM israeliano David Ben-Gurion, classificavano queste persone come veri e propri energumeni. Dopo la fondazione dello stato di Israele, uno dei primi provvedimenti di Ben-Gurion fu di dichiarare illegali tutte le organizzazione para-militari non ufficiali. Gli "Amici americani" furono sciolti e tutti i gruppi militari confluirono nella Israel Defense Forces.

Affermare che questa lettera sia "anti-israeliana" è pateticamente errato. Ben-Gurion nutriva il medesimo giudizio nei confronti dell'Irgun e della Banda Stern: le odiava entrambe. Affermare che Einstein fosse anti-israeliano equivale a dire che anche Ben-Gurion lo fosse.
E poi: se Einstein fosse stato anti-israeliano, perché mai gli sarebbe stata offerta la presidenza di Israele?


7) la Palestina si va prosciugando


Ti ho beccato, sionista! Questa figura mostra in quattro tempi come gli israeliani si siano appropriati progressivamente delle terre palestinesi dal 1946 ad oggi. Tutto quel territorio verde si ormai quasi scomparso!

Perché non è anti-israeliana. Direi che Elder of Ziyon ha fatto un buon lavoro di smontaggio della mistificazione prodotta da questa mappa, ma vale la pena di tornarvi sopra, dal momento che tuttora risulta fra le più utilizzate nella propaganda anti-israeliana, ed è in cima alle preferenze nella festa dell'odio ebraico nota come "Settimana dell'apartheid".
Non è anti-israeliana semplicemente perché è una patacca. Questa mappa assume che nel 1946 soltanto alcuni puntini bianchi - che sono sicuro siano stati piazzati a caso - siano "territorio ebraico". Incominciamo con il sottolineare che nel primo quadrante Tel Aviv, fondata dagli ebrei nel 1909, ricada nell'area verde. Cominciamo male, amici anti-israeliani...
A costo di ripetere i rilievi di EoZ, le mistificazioni più macroscopiche della mappa includono:

a) l'utilizzo dell'aggettivo "palestinese", dal momento che all'epoca questo termine si riferiva a tutti, fossero essi arabi o israeliani;
b) l'omissione integrale della Transgiordania, all'epoca parte del Mandato. Se inclusa in questa mappa sarebbe tutta verde;
c) l'assunto che l'intera regione fosse "posseduta" dai palestinesi, quando in realtà all'epoca era un'estesa zona abbandonata controllata dagli inglesi nell'ambito del Mandato. Qualunque territorio posseduto, probabilmente arido, era posseduto da persone che neanche vi abitavano, e fu legalmente acquistato. Con denaro fresco. E pagato molto più di quanto valesse;
d) l'omissione delle terre restituite o concesse da Israele in cambio di pace.


6, 5, 4 e 3) "Visitate la Palestina", la "Sterlina palestinese", il "Palestine Post" e la squadra di basket della Palestina.


Ti ho beccato, sionista! ecco svariate prove dell'esistenza della Palestina! avevano un poster, un giornale, una moneta e anche una squadra di pallacanestro! come si può negare l'esistenza della Palestina?

Perché non è anti-israeliana. Ho raggruppato tutte queste immagini, perché hanno la stessa spiegazione: tutte sono riconducibili ad ebrei, nei 28 anni in cui la "Palestina" era una definizione dell'area in questione.

Durante i 28 anni di Mandato britannico, era necessario disporre di una moneta. La banconota raffigurata, stampata in tre lingue, si accerta di riportare in ebraico l'espressione "Palestinian Pound" (EI). Le lettere "EI" stavano per "Eretz Israel". Per cui chi afferma che la Palestina esisteva in quando nazione araba, commette un errore.


Questo poster è talmente stringente come prova dell'esistenza della Palestina come stato arabo, che la nota odiatrice di Israele Greta Berlin ce l'ha affisso in camera!
Peccato che sia stato creato da un artista ebreo sionista di nome Franz Kraus, che lo realizzò nell'ambito di una promozione diretta agli ebrei affinché visitassero la Terra Santa. Oops...


È un peccato che non mostrino questa immagine del Palestine Post datata 15 maggio 1948. O  che non ti dicano che si tratta di un giornale ebraico in lingua inglese, che nel 1950 cambiò denominazione a favore di quella con cui oggi è conosciuto: il Jerusalem Post.


Sono tutti ebrei. Andiamo avanti...


2) Strade solo per gli ebrei.



Ti ho beccato, sionista! l'immagine chiaramente mostra l'apartheid in essere ad Hebron. Questi arabi costretti a camminare sul lato della strada...

Perché non è anti-israeliana. Un'immagine talvolta vale 1000 bugie. Sorvoliamo sul fatto che Hebron in particolare ospita diverse testimonianze ebraiche, ed è stato un luogo santo per tremila anni. Affermare che ad Hebron o in qualunque altro posto nel West Bank vi siano strade per arabe e strade per ebrei è una macchinazione a tutti gli effetti (NdT: Dove mai è indicato che un tratto della strada sia riservato agli ebrei? forse perché è più largo dell'altro tratto dove per motivi indefiniti stanno passeggiando arabi? non è forse una conclusione frettolosa e viziata da pregiudizio?)
Soltanto una volta, durante la Seconda Intifada e per un breve periodo di tempo, vi furono alcune strade chiuse ai palestinesi (n.b.: non agli arabi); ma fu puramente una misura di sicurezza. Stiamo parlando dei tempi in cui gli autobus e bar saltavano in aria quasi ogni giorno. Ma non esiste un solo posto in Israele, in Giudea e Samaria e a Gaza dove gli arabi non possano transitare. Di converso gli israeliani non possono entrare qui, qui e qui.


1) Bambini con artiglieria


Ti ho beccato, sionista! Guardate questi coloni sionisti, come insegnano l'utilizzo delle armi ai loro bambini! già a quella età li indottrinano all'odio e alla violenza...

Perché non è anti-israeliana. Ancora una volta una immagine vale più di mille menzogne. Queste foto sono relativamente nuove nell'armamentario antiisraeliano. Sono implicitamente antisemita perché l'osservatore inconsciamente è portato alla conclusione che padre e figlio siano ebrei. E sostenere che questi ultimi siano indottrinati è ridicolo.
Non posso negare che vi siano alcuni estremisti di destra che insegnino ai propri figli valori distorti, ma si tratta di una sparuta minoranza. Se mi proponeste l'immagine di un ebreo che commette un atto riprovevole e vi aspettaste che difenda Israele, è come se mi mostraste una foto di un membro del Ku Klux Klan e vi aspettaste che io difenda l'America. O sarebbe come affermare che l'America è il diavolo perché questo bambino è indottrinato.
I gruppi anti-israeliani stanno usando questa foto per controbattere a chi rileva che Hamas stia indottrinando i bambini palestinesi. Ovviamente non si tratta proprio della stessa cosa. Anzitutto, l'opera di indottrinamento di Hamas è centralizzata a livello statale: è l'orientamento ufficiale vigente nella Striscia di Gaza, e non c'è modo per sottrarsene. Svariate immagini testimoniano la partecipazione di bambini che partecipano ai campi di Hamas e mangiano la loro torta riportante l'effigie di missili, ma lasciamo che sia Google ad avere l'ultima parola: è sufficiente digitare "Hamas kids" e "Israeli kids": notate la differenza?
Ma torniamo all'immagine. È scontato concludere che si tratti di un padre israeliano che insegna al proprio figlio l'uso di un'arma, magari da impiegare contro un arabo? niente affatto!
Si tratta di un'esibizione militare usualmente tenuta in occasione del giorno dell'Indipendenza di Israele, e organizzata presso una base militare, dove le famiglie sono invitate a singoli eventi. Non sono fuori dal comune e manifestazioni simili si tengono in diversi altri stati. Ecco per esempio una manifestazione simile tenutasi di recente negli Stati Uniti.


Quando ero bambino ho partecipato a molti eventi simili in Canada. Qualcuno forse ha detto di me di essere un bambino indottrinato?
Per molti israeliani difendere la loro patria fa parte del proprio DNA. Questo stato non esisterebbe oggi se non si fosse difeso da se'. È parte della storia, dell'orgoglio e del coraggio di Israele. Chiunque pensa che a questo bambino venga impartito: «usa quest'arma per uccidere gli arabi» è un antisemita. Sul serio.
Una mente non malata conclude che questo bambino si sta divertendo, mentre il papà verifica che non si stia facendo del male. Poi è chiaro che gli antisemiti ci possono ricamare ciò che vogliono...


Fonte: Top 8 Images Anti-Israel Groups Need To Stop Using
su Israellycool.com.

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