Il Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU ha emesso venerdì un comunicato stampa, dal quale si apprende che «Makarim Wibisono, relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi "occupati" dal 1967, ha espresso oggi profonda preoccupazione per la situazione dei diritti umani dei palestinesi che vivono sotto un'occupazione che perdura da 48 anni. I dati dimostrano che le politiche dell'occupazione condizionano la vita dei palestinesi, costringendo loro ad abbandonare terreni e case, in special modo nell'area C del West Bank e a Gerusalemme Est», dichiara l'esperto dopo aver concluso la sua seconda missione nell'area.
Vediamo dunque quanto c'è di vero in queste affermazioni. Ecco un grafico della popolazione di Gerusalemme, che si estende fino a 90 anni fa:
Non solo non ci sono mai stati più arabi viventi nella capitale israeliana di quanti ce ne siano oggi; ma persino la proporzione è in costante crescita dal 1967, essendo passata dal 26 al 36% del totale.
E che dire dell'area C? statistiche definitive non sono disponibili, ma ecco come si esprimeva l'anno scorso Amira Hass su Haaretz: «nell'area C - la zona che la normativa assegna al pieno controllo israeliano - vivono circa 300.000 palestinesi, secondo i dati recentemente pubblicati da un'agenzia ONU. Questo dato è vistosamente più elevato dei 115/180 palestinesi che si riteneva vivessero nell'area, secondo la stima del 2008 di Bimkom, Planners for Planning Rights, una ONG israeliana».
Il Consiglio dei Diritti Umani è beccato ancora una volta a mentire. Perché nessuno si curi del fatto che le Nazioni Unite sfornino menzogne a ritmo quotidiano, è altro paio di maniche...
Fonte: Elder of Ziyon.
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