giovedì 21 febbraio 2013

I palestinesi meritano uno stato?

di Dan Calic*

Con il presidente Obama atteso presto in Israele, mi permetto di formulare quella che per molti è una domanda retorica: ma i palestinesi, lo meritano uno stato autonomo? Obama e buona parte della comunità internazionale ritengono di sì. Ma se diamo un'occhiata da vicino alla situazione, scopriamo diversi aspetti che non vanno ignorati. Ad esempio, si tratterebbe di un vicino pacifico per Israele? migliore risposta non può che sopravvenire esaminando alcune linee guida dell'OLP e del Fatah, il partito dominante di cui Mahmoud Abbas è presidente.
Dallo stato dell'OLP in effetti apprendiamo: "...la fondazione dello stato di Israele è illegale" (articolo 19); "gli ebrei non costituiscono un singolo stato con un'identità autonoma" (articolo 20). Nello stato di Fatah leggiamo: "...la completa liberazione della Palestina, e lo sradicamente dell'esistenza economica, politica, militare e culturale sionista" (articolo 12); "la rivoluzione popolare armata è il metodo ineluttabile per liberare la Palestina" (articolo 17); "la lotta non si esaurirà fino a quando lo stato sionista sarà demolito, e la Palestina liberata completamente" (articolo 19). Sono questi obiettivi e finalità di uno stato pacifico?
E' importante comprendere che quando usano il termine "Palestina", essi includono Israele. In altre parole, entrambe le organizzazioni rifiutano di riconoscere il diritto di esistere di Israele, e vedono Giudea, Samaria e tutto il territorio sul quale Israele si estende come unico stato palestinese. Ciò riflette l'aderenza ad una visione islamica estremista secondo cui le terre su cui hanno dominato i musulmani apparterranno per sempre ad essi. Rinunciare a questo principio equivale a blasfemia.

L'incapacità di comprendere da parte di troppe persone, ha condotto ad aspettative irrealistiche di compromesso con l'estremismo islamico. Molti leader sono affetti da ciò; Obama incluso.
Meritevole di nota lo stemma ufficiale dell'OLP e del Fatah, che contiene una mappa che rimuove Israele completamente e mostra l'intera area in verde: il colore ufficiale dell'Islam.
Sebbene si discuta dei confini, la maggior parte della comunità internazionale sostiene la soluzione dei due stati. Tuttavia, sulla base delle citazioni riportate, è chiaro che OLP e Fatah non sono dello stesso parere. Al contrario, il loro obiettivo è quello di un solo stato, chiamato Palestina, senza alcun posto per Israele. Punto.
Torniamo per un momento indietro al 1947, quando le Nazioni Unite approvarono la soluzione dei due stati, che diede origine al moderno stato di Israele. Gli ebrei scrissero forse una costituzione che conteneva parole al vetriolo contro i vicini, come fanno oggi gli statuti di OLP e Fatah? Supponiamo che gli israeliani all'epoca avessero pubblicato un documento che prescriveva la "completa liberazione" dalla presenza islamica dallo stato arabo appena costituito; o che definissero lo stato arabo "completamente illegale": in queste circostanze, qualcuno crede che l'ONU avesse approvato il piano di partizione (del mandato britannico palestinese, NdT)? qualcuno crede che gli israeliani avrebbero conservato il loro stato?
La risposta a questi interrogativi è naturalmente negativa. Ciononostante, la comunità internazionale non sembra farsi troppi problemi nell'approvare uno stato palestinese, malgrado lo zero da essi profuso per distruggere Israele? non è biasimevole tale comportamento?
Non dimentichiamo che furono gli arabi a respongere la risoluzione ONU del 1947 che data vita ai due stati: e perché? perché includeva lo stato di Israele.

Mahmoud Abbas ha più volte affermato: «non accetterò mai Israele come stato ebraico». Questo va letto congiuntamente agli estratti dello statuto dell'OLP e del Fatah...
Alcuni sostengono che la domanda dei palestinesi di oggi di due stati implica che essi accettano implicitamente uno stato israeliano al loro fianco. Non è così. La realtà è che gli arabi non sono riusciti ad eliminare Israele militarmente, ma la loro brama di vederlo annichilito non è venuta meno. Essi hanno semplicemente modificato strategia chiedendo il riconoscimento come stato, che rifiutarono nel 1947 perché voleva dire accettare anche lo stato ebraico. Oggi, malgrado questo persistente rifiuto, il voto alle Nazioni Unite dello scorso 29 novembre, che ha rivisto la loro condizione a "stato osservatore non membro" dimostra che la comunità internazionale continua a spalleggiare le posizioni palestinesi.
In conseguenza di quel voto, i palestinesi siedono nello stesso consesso in cui siede Israele, malgrado Mahmoud Abbas e il suo partito siano tuttora attivamente impegnati nella sua distruzione.
Permettetemi in conclusione di porre una domanda: supponiamo che la costituzione francese prescriva la distruzione del Regno Unito, o quella degli Stati Uniti contempli la distruzione del Messico. Sarebbe l'ONU acquiescente di fronte a questa situazione? E tuttavia, le ambizioni assassine dei palestinesi sono ignorate, senza che nessuno chieda loro di rinunciare alla distruzione di Israele. Quantomeno, ciò è iniquo. Di fatto, è ipocrita, e rasenta l'antisemitismo.
A questo punto devo ritornare alla domanda iniziale: meritano i palestinesi uno stato tutto loro? la risposta dovrebbe essere ovvia. Ripeto: dovrebbe...

* Fonte: Ynetnews.com.

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