La guerra civile in Siria sta per superare l'agghiacciante primato di tre anni di durata. Varie fonti aggiornano il macabro conteggio delle vittime: compreso fra 100 e 140 mila persone. Un alto esponente delle Nazioni Unite oggi ha riconosciuto che alla fine dell'anno il numero dei profughi siriani, in fuga dagli orrori della guerra, supererà la soglia dei 4 milioni. Oltre nove milioni di siriani necessitano di aiuti umanitari. Eppure, ancora oggi l'UNRWA, la speciale agenzia istituita dall'ONU per gestire e perpetrare l'esistenza dei "profughi" palestinesi, beneficia di un budget annuale ben maggiore. E come se ciò non bastasse a rimarcare l'ipocrisia onusiana, le vittime palestinesi del conflitto oscillano a seconda delle stime fra 660 e 1600 persone; una stima peraltro certamente errata per difetto, dal momento che risale a quasi cinque mesi fa.
Eppure, non una risoluzione di condanna, o quantomeno di censura, o di monito, è uscita dal Palazzo di Vetro. Nessuna flotta è salpata in soccorso o solidarietà del "glorioso popolo palestinese", che deve essersi accorto di contare qualcosa, soltanto quando è scagliato come un corpo morto contro gli israeliani. Nessun premio per la foto dell'anno è stato conferito ai reporter che documentano la tragedia aberrante che si consuma ogni giorno da tre anni in Siria. Luisa Morgantini non ritiene il caso di mobilitarsi per i suoi fratelli palestinesi di serie B, le vignette antisemite vergate da squallidi sciacalli non sono sostituite da effigi che riproducono un Assad sempre più cinicamente assetato di sangue. Direttori d'orchestra non denunciano il genocidio, e non scatta alcun embargo: continueremo a consumare serenamente datteri e frutta esotica made in Syria.
Neanche se a cadere vittima della repressione sono gli altimenti coccolati palestinesi: 55 dei quali sono morti di fame nel campo profughi di Yarmouk, nei pressi di Damasco. Qui 20.000 persone vivono isolate, assediate, in condizioni disumane, vittima dei bombardamenti dell'aviazione siriana. L'immagine riprodotta qui in basso (cliccare per ingrandire) riproduce migliaia di palestinesi in attesa di aiuti alimentari. Per essi, nessuna solidarietà. Non servono alla causa. È una foto agghiacciante, per cui ogni essere umano sulla Terra dovrebbe vergognarsi.
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