lunedì 26 settembre 2011

I discorsi all'ONU mediante la nuvola delle parole



Ma alla fine, cosa emerge dalle dichiarazioni all'ONU che hanno seguito la richiesta di Abu Mazen di riconoscimento dello stato palestinese (fortemente osteggiata da Hamas, che governa la Striscia di Gaza - dove Abu Mazen non può mettere piede, pena la morte - parte del futuro stato, e che ha vietato alle televisioni locali di trasmettere il discorso all'ONU del leader di Ramallah)?
Ce lo rivela la "nuvola delle parole", che enfatizza i termini più ricorrenti del primo ministro israeliano, e del capo dell'ANP:

- il riferimento alla pace è molto più ricorrente nel discorso di Nethanyahu che in quello di Abu Mazen: 44 citazioni contro 26;
- il capo del governo di Gerusalemme cita i palestinesi molte più volte di quanto faccia Abu Mazen rispetto agli israeliani;
- Nethanyahu trova il modo di citare il suo "omologo" (si fa per dire: il mandato presidenziale di Abu Mazen è scaduto da tempo) e Gaza; non si trova menzione del nome del primo ministro israeliano nel discorso di Abu Mazen;
- "occupazione" e "liberazione" sono termini che fanno ancora capolino nella retorica palestinese. Il che conferma il forte sospetto che non si tratti di confini precedenti e successivi alla Guerra dei Sei Giorni, ma di assurda richiesta di cancellazione dello stesso stato di Israele.

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