giovedì 14 giugno 2012

Suggerimenti per le vacanze estive

Quasi quasi quest'anno ce ne andiamo tutti in vacanza a Gaza. Ci sono splendide spiagge di sabbia finissima, e attrezzate di tutti i confort, si trovano confortevoli e lussuosissimi alberghi a cinque stelle, dotati dei confort e dei lussi che piacciono tanto a noi occidentali (ma anche ai palestinesi che vi soggiornano di tanto in tanto), i mercatini rionali straripano di frutta, verdura, ortaggi, spezie e generi alimentari di ogni tipo. Luccicanti e lussiosissimi centri commerciali aprono a ritmo continuo, bar e ristoranti abbondano, e per i più esigenti non mancano librerie e Internet Point. Insomma, un paradiso terrestre, confortevole e benestante. Ogni giorno dal vicino Israele arrivano tonnellate di bendiddio, fra generi alimentari, combustibili, materiali da costruzione, generi di prima necessità, abiti, mangimi e quant'altro. Il regime locale fa insistentemente richiesta anche di armi e munizioni - sembra incredibile, ma i missili e razzi che per ricambiare la cortesia vengono sparati al ritmo medio di due al giorno contro il vicino Israele, fanno presto ad esaurirsi - ma non c'è verso di accontentarlo, se non di contrabbando tramite i cunicoli scavati fra l'Egitto e la Striscia di Gaza, e dove spesso giovani palestinesi perdono la vita in nome della morte all'ebreo.
Ci sono solo due piccoli problemi. Il regime integralista palestinese che qui comanda dal 2006 fa un po' di cresta sul carburante che importa dall'Egitto. Poiché l'Egitto con i nuovi padroni si è stufato di passare la benzina a prezzi politici, potreste correre il rischio di rimanere a secco, se noleggiate un auto per spostarvi fra le spaziose strade di Gaza.
Inoltre, sempre il succitato regime non vede di buon occhio "strani costumi occidentali". Un nostro connazionale un anno fa è stato sgozzato qui a Gaza, pare perché intrattenesse una relazione sentimentale con un giovane: è quanto trapela dal processo che un po' faticosamente si sta tenendo in questi mesi da quelle parti.
A parte queste avvertenze, chi rinuncerebbe alle spiagge da sogno e alla bella vita che si vive a Gaza?



Nessun commento:

Posta un commento