Il fatto è che le "autorità" sono assolutamente intransigenti. Così, non solo è vietato agli ebrei pregare; ma anche soltanto chiudere gli occhi, raccogliendosi in meditazione; o, a discrezione delle guardie, semplicemente restare immobili davanti al Muro Occidentale (cioé che resta dell'antico Tempio di Gerusalemme). La reazione può essere dura e il WAQF ha l'autorità di denunciare i contravventori alla polizia municipale, che a sua volta è costretta a prendere formali provvedimenti.
Il gruppetto di fedeli è stato scortato a distanza ravvicinata da una pattuglia di quattro poliziotti, e due agenti del WAQF. Alla fine del pellegrinaggio, il gruppo è stato affrontato con crescente aggressività da uno di questi due agenti, che ha sferrato calpi e pugni all'indirizzo dei malcapitati. La piccola comitiva è stata di lì a breve circondata da altri arabi, con intenti tutt'altro che amichevoli.
La polizia locale, come in altre circostanze simili, è apparsa debole e balbettante rispetto all'aggressione, alle minacce subite e alle intimidazioni; limitandosi a portare fortunosamente in salvo i malcapitati. Simili episodi qui sono all'ordine del giorno, risultano tollerati dalle autorità, e prima di tutto trascurati dal governo; in ossequio ad una concessione che è stata accolta in termini decisamente più estensivi del ragionevole.
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