martedì 9 ottobre 2012

Una scomoda verità

«Risolvete la questione palestinese, e risolverete i problemi del mondo. O, quantomeno, del Medio Oriente. Era sbagliato trent'anni fa, è sbagliato oggi. Siamo sull'orlo di una catastrofe, e non ha niente a che vedere con il conflitto israelo-palestinese.
I palestinesi non sono mai stati fra le prime dieci priorità di qualunque governo arabi. Ai leader arabi non importa un accidenti dei palestinesi; che sono stati usati per spostare l'attenzione dai loro insuccessi: per coprire la loro incapacità, la loro corruzione e la loro inadeguatezza. Le "misure di sicurezza" di stampo oppressivo non sono mai state finalizzate a combattere l'"occupazione sionista", ma per sopprimere la rabbia del loro popolo. E' stata una pura e semplice manifestazione di cinismo, e i governi occidentali se la sono bevuta».

Fonte: The Commentator.

Nessuna persona dotata di un minimo di intelligenza crede davvero che creando uno stato palestinese, i problemi del Medio Oriente si risolverebbero d'un tratto. Specie con le pretese demagogiche e propagandistiche della leadership dell'OLP: ritorno alle linee armistiziali del 1949 (non sono confini), divisione in due della città di Gerusalemme, e immissione nello stato ebraico di 6-7 milioni di discendenti arabi di coloro che furono convinti nel 1948 dagli stati confinanti con Israele ad abbandonare il neonato stato prima della guerra che stavano per scatenare.
D'altro canto, le condizioni drammatiche in cui versano i profughi palestinesi nei campi allestiti decenni orsono in Siria, in Libano e in Giordania, privi di diritti, di dignità e di prospettive future; il massacro compiuto dal regime di Assad proprio nei confronti dei palestinesi residenti in Siria, e la corruzione dilagante a Gaza e nel West Bank, evidenziano che la priorità è una sola: combattere Israele, non garantire un futuro sereno e pacifico ai palestinesi.
Ma oggi c'è da festeggiare: come resistere a questa tentazione, quando vedi un ragazzo di 26 anni gioire allo stadio? e non è un ragazzo "normale": è Gilad Shalit, il caporale israeliano sequestrato dai terroristi palestinesi, e rilasciato poco meno di un anno fa in cambio di oltre mille criminali. Gilad è stato ospitato del Barcellona per il
clasico contro il Real Madrid, e questo ha suscitato le ire di Hamas, che ha ordinato nella Striscia di Gaza il boicottaggio della squadra catalana. Becca questo e crepa, Hamas!

1 commento:

  1. Nel suo imperdibile libro Eurabia Bet Ya'Or, scrittrice e saggista di origine egiziana, spiega come il palestinismo sia la nuova religione dell'Europa. Il palestinismo permette all'islam una posizione vittimistica, permette di superare l'orrore della Shoà e annullare il senso di colpa, permette di rilanciare l'antisemitismo dopo la Shoaà. Il palestinismo è il pilastro csntrale della costruzione idelogica di Eurabia. Perlatro il palestinismo permette ai paesi arabi di non assumersi la responsabilità dei propri fallimenti: dall'Algeria all'Indonesia, tutto quello che non funziona è colpa di Israele, ma in questa maniera i popoli arabi rinunciano anche a costruire il loro futuro.
    Silvana De Mari

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