di Alessandro Litta Modignani*
Il sei ottobre, anniversario della Guerra di Yom Kippur, il sito Internet saudita “Arab News”, ha pubblicato un articolo del giornalista Abdulatiff al-Mulhim, in cui si sostiene che Israele non è il “nemico numero uno” degli arabi, lo sono invece i dittatori, l’ignoranza, lo stato di abbandono e la corruzione. L’articolo ha provocato un’ondata di proteste nel mondo arabo, ma anche dichiarazioni di sostegno. La BBC, da parte sua, ha trasmesso in diretta in arabo una discussione per commentare l’articolo.
Il giornalista saudita sostiene che il conflitto arabo-israeliano è costato caro agli arabi e che negli ultimi anni la gente ha incominciato a porsi domande difficili: quanto sono costate agli arabi le guerre contro Israele? Quanto è costato il rifiuto di riconoscere Israele fin dal 1948? Perché il mondo arabo non utilizza queste ingenti somme per promuovere l’istruzione, migliorare i servizi sanitari e sviluppare le infrastrutture? Ma la domanda più importante e difficile che gli arabi non vogliono nemmeno sentire è: Israele è il vero nemico degli arabi o forse il nemico è un altro?
Le risposte che Abdulatif al-Mulhim dà a queste domande sono sorprendenti, perché afferma che ci sono problemi ben peggiori di Israele nel mondo arabo, di cui Israele non è il responsabile. Queste domande dirette hanno incominciato a interessarlo quando vide le fotografie della guerra civile in Siria, i bambini che muoiono di fame nello Yemen, gli incubatori del terrore nella Penisola del Sinai, le autobombe e la distruzione degli edifici in Libano, le stragi in Iraq. Il filo conduttore che collega tutti questi crimini è che sono tutti derivati dalle azioni di quelle persone che dovrebbero essere i protettori del mondo arabo, che dovrebbero costruirlo e svilupparlo, per cui la domanda ovvia è: chi è il vero nemico del mondo arabo?
Il costo delle guerre con Israele fino ad oggi è stato di centinaia di miliardi di dollari e di decine di migliaia di vittime, che la nazione araba ha pagato perché considera Israele il suo nemico giurato, ne rifiuta il riconoscimento e respinge la possibilità di convivere pacificamente. La verità è che Israele è l’ultimo della lista dei nemici arabi - afferma Al-Mulhim - perché i veri nemici sono la corruzione, l’assenza di una buona istruzione, la mancanza di rispetto per la vita umana, le pessime condizioni sanitarie, la mancanza di libertà, i dittatori che hanno usato il conflitto arabo-israeliano al fine di opprimere i loro stessi popoli.
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