giovedì 12 aprile 2012
La tragedia dell'apartheid in Medio Oriente
Un video che rivela una scomoda quanto ancora ignorata verità: la tragedia dei profughi palestinesi ammassati in luridi campi in Libano, ma anche in Siria, in Egitto e in Giordania. Sono i figli, nipoti e pronipoti degli arabi che furono convinti dalle nazioni confinanti con il neonato stato di Israele nel 1948 ad abbandonare le loro case, dietro promessa pronto ritorno una volta terminata la guerra che di lì a breve gli stati arabi avrebbero scatenato contro Israele. Finì diversamente: lo stato ebraico vinse la guerra del 1948-49, come quella del 1956 (guerra del Sinai), del 1967 (Guerra dei Sei Giorni) e del 1973 (guerra dello Yom Kippur). Gli stati arabi impararono a loro spese che l'aggressione non produceva frutti, e cambiarono strategia, poggiando sulla benevolenza interessata dei media e delle cancellerie occidentali.
Nel frattempo i 500 mila arabi che decisero di lasciare il neonato stato di Israele sono rimasti ammassati nei campi profughi al confine. Senza diritti, senza cittadinanza, senza dignità, senza possibilità di svolgere diversi lavori. Discriminati, marginalizzati, respinti con sdegno dai loro fratelli arabi. Eppure sono nati in questi stati, come lo sono i loro figli e più tardi i figli dei figli: perché non è riconosciuta loro la cittadinanza? E' accettabile che siano impiegati come bomba demografica da scagliare contro Gerusalemme? Fino a quando buona parte dell'Occidente tollererà questo vergognoso stato di apartheid?
P.S.: Notare l'orologio d'oro dell'esponente dell'OLP al minuto 0'52"
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