lunedì 16 aprile 2012

Le ONG sono benvenute. Purché antisioniste


Il ministero dell'Interno dell'Autorità Palestinese ha disposto la chiusura di una organizzazione non governativa attiva nei diritti umani. Le attività di questo ONG sarebbero state ritenute "non in linea con gli interessi del popolo palestinese", cita un'agenzia di stampa palestinese di stanza a Betlemme.
Insomma, le ONG sono le benvenute nei territori palestinesi. E sono liberissime di porre in essere iniziative velleitarie e poco credibili come la recente Flytilla - che, al pari della Marcia Globale su Gerusalemme, si è rivelata un flop clamoroso. Purché gettino fango sullo stato israeliano, non importa se impiegando pratiche illecite o sollevando questioni false, distorte e menzognere.
Ma se qualcuno ficca il naso negli affari interni dell'Autorità Palestinese, mettendone in luce un livello di corruzione che fa sorridere chi ha accusato per lo stesso motivo la gestione dell'OLP di Arafat, o magari il livello di disillusione del popolo palestinese nei confronti della dirigenza di Ramallah; è garbatamente messo alla porta: queste intrusioni negli affari interni non fanno gli interessi del popolo palestinese, dicono loro...

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