Il redivivo Assange ha intervistato lo sceicco Nasrallah, guida spirituale (e non solo) di Hezbollah, il "partito di Dio" di ispirazione sciita, diretta emanazione del regime iraniano in Libano. Hezbollah è responsabile dell'omicidio di Rafik Hariri, primo ministro libanese fino all'attentato del 14 febbraio 2005. A Rafik è succeduto il figlio Saad, durante il cui governo l'ONU ha istituita una commissione (il Tribunale Speciale per il Libano), presieduta dal nostro Antonio Cassese, che ha accertato le responsabilità dell'organizzazione terroristica islamica localizzata nel sud del Libano, e che la missione delle Nazioni Unite "UNIFIL" avrebbe dovuto disarmare e disperdere. Saad Hariri ha subito le forti pressioni di Hezbollah, che naturalmente osteggiava i risultati dell'inchiesta del TSL, e tanto più si rifiutava di riconoscerne le risultanze e di consegnare i propri uomini alla giustizia. Al punto tale da aver costretto il governo alle dimissioni, onde evitare una nuova, sanguinosa guerra civile. Il nuovo Esecutivo di Beirut vede ora gli uomini di Nasrallah sulle poltrone del governo libanese.
Questa premessa per identificare quale specie di canaglia abbia intervistato l'ex fondatore di Wikileaks. E' una delusione per chi ha festeggiato l'ispiratore della rivelazione di "scomodi segreti" di stato, rilevare l'accondiscendenza con cui Assange ha assistito alle dichiarazioni di Nasrallah. Particolarmente oltraggiosa l'intervista concessa al canale Russia Times dal minuto 1'17" in poi: il regime di Assad, il macellaio di Damasco, autore dell'uccisione di oltre 10 mila civili in poco più di un anno, sarebbe un regime di "resistenza". Pur avendo massacrato un numero considerevole di palestinesi "ospitati" nei campi profughi - al punto da aver provocato l'abbandono indignato di Hamas, che a Damasco aveva sede ufficiale, avrebbe supportato la "resistenza palestinese". E vanta l'ostinazione di Assad, che non avrebbe fatto alcuna concessione, malgrado le pressioni degli americani e degli israeliani (aggiungo io: di tutto il mondo civile, disgustato delle stragi compiute in questi luridi 13 mesi).
Se questo regime (di Assad, NdR) ha fornito "un eccellente servigio alla causa e al popolo palestinese", come mai Hamas è scappata da Damasco e ha rotto le relazioni con l'Iran, che finanzia e arma Assad? Che ha da dire lo sceicco delle migliaia di civili rimasti sull'asfalto, delle torture inflitte ai prigionieri dell'esercito siriano, delle persecuzioni persino negli ospedali, del mancato rispetto del "piano di pace" concordato con Kofi Annan, inviato dell'ONU?
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