I palestinesi di Abu Mazen accusano i palestinesi di Hamas di requisire la benzina a Gaza per far girare i loro lussuosi macchinoni, lasciando la popolazione al buio e senza energia. L'organizzazione terroristica fa pagare la corrente alla popolazione, ma non paga i fornitori, che hanno lasciato la Striscia al buio. Ma le abitazioni dei gerarchi di Hamas sono ben illuminate, e i conti correnti sono zeppi dei dollari guadagnati con il contrabbando di carburante (venduto a 7-8 dollari per gallone al mercato nero). Significativa l'ammissione finale: «tutte le sofferenze patite nella Strisca di Gaza negli ultimi cinque anni, da quando criminali hanno posto a segno un criminale colpo di stato, è responsabilità nostra, come Autorità Palestinese. Abbiamo commesso un errore, e agito in modo negletto; ma non nei confronti di Gaza, bensì nel mancare di perseguire i criminali che hanno messo a segno il colpo di stato, mediante le istituzioni arabe e internazionali, fino a consegnarli alla giustizia».
lunedì 23 aprile 2012
L'atto d'accusa dei palestinesi
I palestinesi di Abu Mazen accusano i palestinesi di Hamas di requisire la benzina a Gaza per far girare i loro lussuosi macchinoni, lasciando la popolazione al buio e senza energia. L'organizzazione terroristica fa pagare la corrente alla popolazione, ma non paga i fornitori, che hanno lasciato la Striscia al buio. Ma le abitazioni dei gerarchi di Hamas sono ben illuminate, e i conti correnti sono zeppi dei dollari guadagnati con il contrabbando di carburante (venduto a 7-8 dollari per gallone al mercato nero). Significativa l'ammissione finale: «tutte le sofferenze patite nella Strisca di Gaza negli ultimi cinque anni, da quando criminali hanno posto a segno un criminale colpo di stato, è responsabilità nostra, come Autorità Palestinese. Abbiamo commesso un errore, e agito in modo negletto; ma non nei confronti di Gaza, bensì nel mancare di perseguire i criminali che hanno messo a segno il colpo di stato, mediante le istituzioni arabe e internazionali, fino a consegnarli alla giustizia».
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