lunedì 12 marzo 2012

Parte la campagna di disinformazione palestinese



I terroristi palestinesi sono frustrati. I tentativi di provocare vittime e danni estesi sono stati in buona parte vanificati dalla "Cupola di ferro", che ha intercettato il 90% dei missili Grad nel suo raggio d'azione; e dalle incursioni dell'aviazione israeliana, che ha intercettato nuovi tentativi di aggressione a nord della Striscia di Gaza. Non si esclude una escalation, sostenuta finanziariamente e materialmente dall'Iran. Ma nel frattempo si cercano e si cercheranno nuove strade.
Nelle ultime ore ha incominciato a girare una immagine fasulla. Ritrae una ragazzina, palestinese, coperta di sangue. Morta, purtroppo. Immagine straziante, che quasi contrasta fortemente con la compostezza del padre, che la sorregge, e che indossa una camicia immacolata. Come se non si trovasse nello stesso luogo in cui la bambina è perita. Al contrario di quanto sostenuto, però, l'immagine non risale a poche ore fa: è stata scattata nel 2006, quando questa bambina perì cadendo in un dirupo. Ma è abbastanza forte da essere spacciata ai creduloni come risultato della ferocia dell'aviazione israeliana.
Altri hanno lamentato il dispendio di denaro per l'Iron Dome: una batteria di missili anti-missile costa 50 mila dollari; un numero spropositatamente più elevato delle poche centinaia di dollari dei missili Qassam sparati dai terroristi palestinesi contro Israele. In effetti chi ha disprezzo per la vita non concepisce una simile sproporzioni di mezzi finanziari. Chi ama la vita è ben disposto ad impegnarsi al massimo degli sforzi per salvare esseri umani.
Capita poi di leggere (su un giornale olandese) di missili lanciati dalla Cupola di ferro verso Gaza. Errore marchiano: l'Iron Dome è un strumento difensivo, studiato per intercettare (in territorio israeliano) i missili palestinesi sparati da Gaza. Non ha la capacità ne' le caratteristiche per rappresentare uno strumento offensivo. Oltretutto non avrebbe senso spendere 50 mila dollari per un lancio "all'impazzata". Molto meglio le incursioni chirurgiche dell'aviazione, che hanno efficacemente neutralizzato nuove minacce. Purtroppo, nella svista grossolana è incappato anche un giornale autorevole come il Times di Londra, nella versione online. Superficialità o malafede?

C'è da scommettere che l'offensiva mediatica palestinese, ben supportata dai media occidentali, guadagnerà di intensità con il passare delle ore. Nel frattempo, un milione di persone vive nei rifugi antimissile, ma non si ha traccia di ciò nelle cronache dei giornali occidentali...

Aggiornamento delle 16.30. L'account di Twitter su cui è stata postata l'immagine fasulla è riconducibile ad un impiegato delle Nazioni Unite.

Nessun commento:

Posta un commento