mercoledì 21 marzo 2012

Altro sangue sparso per le menzogne palestinesi

"Ha voluto vendicare i bambini palestinesi". Ecco a cosa serve la propaganda diffamatoria e menzognera: nessuno sano di mente crede che ai bambini palestinesi venga torto un solo capello, se non dalle loro stesse famiglie che li educano all'odio e al martirio. Ma poi un qualche fanatico prende per vere le immagini taroccate fatte girare da Pallywood e compie una strage. Quella, vera.
La saldatura fra neonazismo e islamismo radicale in chiave antisemita è sempre più evidente.
Niente di nuovo: negli anni '30 il gran muftì di Gerusalemme, guida spirituale dei musulmani, adorava Hitler, e si incontrò più volte con il capo del Nazismo, con il quale concordò la strategia di annientamento degli ebrei in Medio Oriente in caso di successo del Terzo Reich.
Hitler fu sconfitto, ma il gran muftì riuscì a sfuggire al suo destino, e negli anni '40 addestrò un altro criminale: Yasser Arafat.

A proposito: come mai le vittime franco-israeliane dell'assassino franco-algerino di Tolosa sono giustamente indicate come ebree; e l'attentatore non è indicato come musulmano?

Mai. Mai l'esercito israeliano ha colpito deliberatamente alcun bambino palestinese. Gli ospedali israeliani sono pieni di bambini arabi curati amorevolmente. I palestinesi frequentano le scuole israeliane, i luoghi di culto, i posti di svago. Se qualche bambino palestinese è morto per mano israeliana, è stato perché Hamas li ha usati vergognosamente come scudi umani, lanciando attacchi da scuole, mercati, moschee o luoghi abitati, dove sono sopraggiunte le reazioni della difesa israeliana, causando all'occorrenza morti e feriti.
Eppure, come Goebbels insegnava, il pronunciare ripetutamente, e spudoratamente, una menzogna, alla fine ha comportato la sua accettazione come verità. Almeno da parte dei fanatici. Nessuno pensa che i musulmani francesi siano come il criminale che ha aperto il fuoco davanti e dentro alla scuola ebraica a Tolosa. Ma dov'erano i musulmani quando la stampa in questi anni contrabbandava per verità le mistificazioni e le grottesche messinscene ad uso e consumo degli ingenui e creduloni europei?

Non dimentichiamo che la TV francese è quella che ha architettato la messinscena dell'uccisione di Al Dura, il bambino palestinese rimasto vittima degli scontri a fuoco a Gaza fra palestinesi e israeliani, con tanto di troupe sul posto.
Inizialmente la colpa ricadde sull'esercito israeliano, ma le verifiche dimostrarono l'opposto. Un giornalista francese denunciò France 2, che si rifiutò di mostrare il filmato integrale, che avrebbe scagionato l'IDF ed evidenziato la macrabra messinscena. Un tribunale in appello gli ha dato ragione (in primo grado era stato condannato per diffamazione) e alla fine è emersa la verità: Al Dura probabilmente non è nemmeno morto, chissà dove vive. E nel frattempo copioso è stato lo spargimento di sangue - civili innnocenti, vittime dell'odio antisionista - alimentato dalla propaganda filopalestinese.

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