martedì 14 agosto 2012

Beata gioventù (ma poveri bambini)

Le donne sono state declassate in Tunisia al rango di "appendice" dell'uomo, perdendo la parità di cui almeno formalmente godevano prima della primavera araba; in Egitto il caos imperversa, e il neopresidente Morsi instaura un braccio di ferro con l'esercito; a Gaza la popolazione è sempre più stanca della leadership di Hamas, mentre a Ramallah si viene arrestati su semplice sospetto di cospirazione ai danni del governo di Abu Mazen. E non parliamo dei 23000 morti in Siria: un conteggio macabro destinato ad aumentare tragicamente...
Ma cosa ti organizzano quei buontemponi dei "pacifisti": una nuova flytilla! non certo per salvare le vite dei poveri siriani - quelli rimasti - ne' per protestare per le condizioni disumane in cui versano le donne nei paesi arabi, ne' tantomeno per manifestare contro la restaurazione del governo egiziano. No, questi strampalati pacifisti trovano il coraggio di imbarcarsi - in Giordania - per tentare un'avventura in Israele. Per fare cosa non si sa, dal momento che gli arabi israeliani sono ben felici di vivere nel loro paese, mentre la sorte dei palestinese di Gaza e del West Bank dipende da loro e dal regime che purtroppo governa da quelle parti. Elezioni democratiche sono state tenute diverse anni fa, e da allora non si ripetono, come democrazia vuole. Hamas insiste nel chiedere la benzina egiziana, su cui faceva una lucrosa cresta ai tempi di Mubarak, e nel frattempo Morsi fa sigillare tutti i tunnel al confine fra l'Egitto e la Striscia, e in cosa si prodigano questi giovanotti? tentano di sbarcare a Tel Aviv da Amman per manifestare.
Facile immaginare che finirà come le altre iniziative degli ultimi anni: sterili, e inconcludenti. Ormai l'opinione pubblica ha ben compreso dove risiedano i tiranni e i nemici del popolo arabo. Ma un biglietto aereo non si nega a nessuno, no?...


E aggiungiamoci anche questa all'elenco delle nefandezze che non solo resteranno impunite; ma non saranno nemmeno ritenute degne d'attenzione da parte dei pacifinti europei. In Somalia Al Qaeda sequestra bambini, di età inferiore ai dieci anni e taluni di soli 7 anni, per ridurli in schiavitù, soggiogarli, sottoporli al lavaggio del cervello e indottrinarli al suicidio con il coinvolgimento di quanti più "occidentali" (leggasi: ebrei) possibile. Lo si apprende dalla versione online del britannico Daily Mail.
I bambini sono tenuti prigionieri in campi nei pressi di Mogadiscio, subiscono un indottrinamento ad opera di predicatori paranoici che recitano una versione estremista del Corano, e imparano a diventare bombe umane. Tutto ciò non suscita alcun interesse da parte delle "flottiglie" di casa nostra. Evidentemente si accredita la tesi di questi mostruosi carcerieri: i bambini godono di libertà; sono incarcerati solo per evitare che si allontanino dalle "classi"...

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