"AAA seria organizzazione terroristica in espansione, nota a livello internazionale, seleziona per la propria rete globale aspiranti jihadisti in grado di condurre attentati suicidi. I candidati devono essere musulmani impegnati e dedicati alla loro missione. Ricco compenso: 77 vergini attendono i candidati in paradiso".
E' questo il senso di un'inserzione postata da Al Qaeda sul forum del sito Internet "Shumukh al-Islam": lo rivela un articolo del Times of Israel. La bacheca, accessibile soltanto ai membri dell'organizzazione terroristica, è stata raggiunta da diversi candidati, disponibili a farsi esplodere in aria per colpire «chi combatte l'Islam e i musulmani», attratti dalle «bassissime probabilità di essere catturati».
Di questi tempi un'occupazione a tempo determinato non è il massimo; ma, si sa, siamo in crisi economica, e bisogna sacrificarsi...
Visualizzazione post con etichetta Al Qaeda. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Al Qaeda. Mostra tutti i post
mercoledì 15 agosto 2012
Offerte di lavoro a tempo determinato
martedì 14 agosto 2012
Beata gioventù (ma poveri bambini)
Le donne sono state declassate in Tunisia al rango di "appendice" dell'uomo, perdendo la parità di cui almeno formalmente godevano prima della primavera araba; in Egitto il caos imperversa, e il neopresidente Morsi instaura un braccio di ferro con l'esercito; a Gaza la popolazione è sempre più stanca della leadership di Hamas, mentre a Ramallah si viene arrestati su semplice sospetto di cospirazione ai danni del governo di Abu Mazen. E non parliamo dei 23000 morti in Siria: un conteggio macabro destinato ad aumentare tragicamente...
Ma cosa ti organizzano quei buontemponi dei "pacifisti": una nuova flytilla! non certo per salvare le vite dei poveri siriani - quelli rimasti - ne' per protestare per le condizioni disumane in cui versano le donne nei paesi arabi, ne' tantomeno per manifestare contro la restaurazione del governo egiziano. No, questi strampalati pacifisti trovano il coraggio di imbarcarsi - in Giordania - per tentare un'avventura in Israele. Per fare cosa non si sa, dal momento che gli arabi israeliani sono ben felici di vivere nel loro paese, mentre la sorte dei palestinese di Gaza e del West Bank dipende da loro e dal regime che purtroppo governa da quelle parti. Elezioni democratiche sono state tenute diverse anni fa, e da allora non si ripetono, come democrazia vuole. Hamas insiste nel chiedere la benzina egiziana, su cui faceva una lucrosa cresta ai tempi di Mubarak, e nel frattempo Morsi fa sigillare tutti i tunnel al confine fra l'Egitto e la Striscia, e in cosa si prodigano questi giovanotti? tentano di sbarcare a Tel Aviv da Amman per manifestare.
Facile immaginare che finirà come le altre iniziative degli ultimi anni: sterili, e inconcludenti. Ormai l'opinione pubblica ha ben compreso dove risiedano i tiranni e i nemici del popolo arabo. Ma un biglietto aereo non si nega a nessuno, no?...
E aggiungiamoci anche questa all'elenco delle nefandezze che non solo resteranno impunite; ma non saranno nemmeno ritenute degne d'attenzione da parte dei pacifinti europei. In Somalia Al Qaeda sequestra bambini, di età inferiore ai dieci anni e taluni di soli 7 anni, per ridurli in schiavitù, soggiogarli, sottoporli al lavaggio del cervello e indottrinarli al suicidio con il coinvolgimento di quanti più "occidentali" (leggasi: ebrei) possibile. Lo si apprende dalla versione online del britannico Daily Mail.
I bambini sono tenuti prigionieri in campi nei pressi di Mogadiscio, subiscono un indottrinamento ad opera di predicatori paranoici che recitano una versione estremista del Corano, e imparano a diventare bombe umane. Tutto ciò non suscita alcun interesse da parte delle "flottiglie" di casa nostra. Evidentemente si accredita la tesi di questi mostruosi carcerieri: i bambini godono di libertà; sono incarcerati solo per evitare che si allontanino dalle "classi"...
Ma cosa ti organizzano quei buontemponi dei "pacifisti": una nuova flytilla! non certo per salvare le vite dei poveri siriani - quelli rimasti - ne' per protestare per le condizioni disumane in cui versano le donne nei paesi arabi, ne' tantomeno per manifestare contro la restaurazione del governo egiziano. No, questi strampalati pacifisti trovano il coraggio di imbarcarsi - in Giordania - per tentare un'avventura in Israele. Per fare cosa non si sa, dal momento che gli arabi israeliani sono ben felici di vivere nel loro paese, mentre la sorte dei palestinese di Gaza e del West Bank dipende da loro e dal regime che purtroppo governa da quelle parti. Elezioni democratiche sono state tenute diverse anni fa, e da allora non si ripetono, come democrazia vuole. Hamas insiste nel chiedere la benzina egiziana, su cui faceva una lucrosa cresta ai tempi di Mubarak, e nel frattempo Morsi fa sigillare tutti i tunnel al confine fra l'Egitto e la Striscia, e in cosa si prodigano questi giovanotti? tentano di sbarcare a Tel Aviv da Amman per manifestare.
Facile immaginare che finirà come le altre iniziative degli ultimi anni: sterili, e inconcludenti. Ormai l'opinione pubblica ha ben compreso dove risiedano i tiranni e i nemici del popolo arabo. Ma un biglietto aereo non si nega a nessuno, no?...
E aggiungiamoci anche questa all'elenco delle nefandezze che non solo resteranno impunite; ma non saranno nemmeno ritenute degne d'attenzione da parte dei pacifinti europei. In Somalia Al Qaeda sequestra bambini, di età inferiore ai dieci anni e taluni di soli 7 anni, per ridurli in schiavitù, soggiogarli, sottoporli al lavaggio del cervello e indottrinarli al suicidio con il coinvolgimento di quanti più "occidentali" (leggasi: ebrei) possibile. Lo si apprende dalla versione online del britannico Daily Mail.
I bambini sono tenuti prigionieri in campi nei pressi di Mogadiscio, subiscono un indottrinamento ad opera di predicatori paranoici che recitano una versione estremista del Corano, e imparano a diventare bombe umane. Tutto ciò non suscita alcun interesse da parte delle "flottiglie" di casa nostra. Evidentemente si accredita la tesi di questi mostruosi carcerieri: i bambini godono di libertà; sono incarcerati solo per evitare che si allontanino dalle "classi"...
Etichette:
Al Qaeda,
flytilla,
Freedom Flotilla,
Islam,
pacifisti
domenica 24 giugno 2012
Un milione di invisibili

L'aviazione israeliana sta cercando di intercettare le minacce prima che piombino sulle teste della popolazione civile, ma non sempre ciò è possibile, dato il proliferare delle rampe di lancio. Così nelle ultime ore è tornato in attività l'Iron Dome, che intercetta i missili palestinesi prima che colpiscano gli obiettivi. Ridicoli i "cessate il fuoco" proclamati da Hamas e sistematicamente disattesi: forse un tentativo patetico di indurre la popolazione civile ad uscire dai rifugi antimissile; secondo alcuni, invece, le persistenti ostilità rivelerebbero l'incapacità dell'organizzazione terroristica che governa Gaza di far rispettare la tregua ad organizzazioni minori ma ancora più bellicose, come la Jihad Islamica e il PRC. Brutto segno. La presenza di Al Qaeda nel Sinai e le incursioni nel deserto del Negev israeliano sono già state documentate.
D'altro canto, Hamas sta lanciando l'offensiva con tutti i mezzi a disposizione. Incluso l'uso subdolo dei media: sabato l'organizzazione terroristica ha denunciato la morte di un ragazzino di quattro anni, Ali Muataz al-Shawaf, il quale sarebbe rimasto vittima di un'incursione aerea israeliana. Ma poco dopo l'IAF ha smontato l'accusa, provando come l'area dove si trovava il ragazzino non è stata sorvolata. Ali è morto per gli effetti dell'esplosione di un deposito di munizioni, ma il suo sangue è stato usato dai media locali per aizzare la folla.
E nel frattempo, un milione di persone rimane sotto la minaccia di attacchi incessanti dalla Striscia di Gaza. Tranne i blog e pochi giornali, la maggior parte dei media occidentali ha ignorato la loro sorte, prediligendo una strategia consolidata: mettere la testa sotto la sabbia.
Aggiornamento delle 12.30. Finalmente un giornale europeo pubblica un dettagliato resoconto sulla settimana di aggressione ai danni della popolazione israeliana da parte del terrorismo islamico di stanza a Gaza. Si tratta del britannico Daily Telegraph. Era ora!
mercoledì 20 giugno 2012
Al Qaeda alle porte di Israele. E nel frattempo da Gaza si continua ad attaccare...

Il sito Challah hu Akbar ne fornisce la conferma: all'inizio della settimana un gruppo di terroristi è penetrato in Israele superando il confine con l'Egitto, e uccidendo un lavoratore edile israeliano, che stava lavorando alla costruzione di una rete di protezione finalizzata proprio alla prevenzione di queste incursioni. Presto è intervenuta l'aviazione, che ha colpito due terroristi, armati fino ai denti, mentre un terzo sarebbe fuggito nel deserto del Sinai.
Ieri il "Consiglio della shura dei mujaidin di Gerusalemme", formatosi ad aprile e legato ad Al Qaeda, ha rivendicato l'attacco, dedicando l'impresa alla memoria di Osama Bin Laden. Nel video si annuncia la costituzione della formazione paramilitare e l'obiettivo di istituire nella regione il califfato islamico mediante ricorso al jihad (martirio).
Nel frattempo continuano gli attacchi palestinesi dalla Striscia di Gaza, rivendicati prontamente da Hamas. Nelle ultime 36 ore sono stati ben 48 i lanci di missili e razzi dalla Striscia, incluso un missile Grad che ha raggiunto la zona di Beer Sheba. Quattro i feriti fra la popolazione civile. Dall'inizio dell'anno sono saliti a 334 gli attacchi dalla Striscia di Gaza: una media di due al giorno, ogni giorno.
Inevitabile la risposta israeliana, mirata a prevenire il ripetersi degli attacchi ai danni del milione di civili raggiungibili dagli attacchi palestinesi. Questa mattina sono state colpite sei installazioni militari di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Seccamente smentita la notizia della morte di un bambino palestinese, diffusa dai terroristi di Hamas: l'esercito israeliano non ha raggiunto l'area dove si sarebbe trovato questo bambino. Solita condotta priva di scrupoli: confezione di notizie false, rilanciate dalle agenzie palestinesi, e raccolte prontamente e senza verifica dai giornali occidentali.
Gli Stati Uniti hanno duramente condannato gli attacchi di Hamas. In un comunicato, la portavoce del Segretario di Stato dell'Amministrazione Obama ha affermato «condanniamo con fermezza il lancio di missili da Gaza verso l'Israele meridionale, vistosamente e minacciosamente cresciuto negli ultimi giorni. Non c'è alcuna giustificazione nel prendere come bersaglio civili innocenti. Invitiamo i responsabili ad intraprendere immediate azioni per interrompere questi vili atti».
Aggiornamento delle 09.15. In effetti sarebbe morto un bambino palestinese, colpito da una bomba. Ma a quanto pare, si tratta di un missile di Hamas, difettoso, tornato indietro, e atterrato in una zona abitata dove appunto ha colpito un bambino. Israele viene accusato anche per le morti provocate direttamente dal fanatismo di Hamas...
E da stamattina i missili sparati da Gaza salgono a 15. Undici i feriti riportati.

Aggiornamento delle 16.00. Honest Reporting aggiunge alcuni particolari davvero significativi - ma non sorprendenti - alla non-notizia (non ne parlerà nessuno) dell'uccisione accidentale di questa mattina. E' una bambina di due anni, ad aver perso la vita, mentre il fratellino di quattro è rimasto ferito.
Inizialmente "fonti mediche palestinesi" (sotto il diretto controllo dei terroristi di Hamas) hanno denunciato la morte della bambina. La scarsa autorevolezza della fonte e la mancanza di conferme dall'altro lato non hanno impedito ad agenzie di stampa e media di riportare la notizia, con alcuni puntualizzazioni che non riducono la diffamazione. Israele non uccide i civili; Israele colpisce i terroristi che attentano alla vita dei civili. Hamas colpisce i civili, e si fa scudo di propri concittadini, i quali secondo la Convenzione di Ginevra ricadono sotto la sua diretta responsabilità.
Gustoso il flusso di twit di Jon Donnison, corrispondente della BBC, il quale ha inizialmente rilanciato la notizia della morte della bambina palestinese per mano dell'aviazione israeliana, salvo fare frettolosamente marcia indietro quando è sopravvenuta l'ammissione di responsabilità da parte di Hamas e del suo "razzo difettoso".
Etichette:
Al Qaeda,
Gaza,
Hamas,
media,
terrorismo
venerdì 2 settembre 2011
Ambasciatore israeliano espulso dalla Turchia

Precipitano ulteriormente le relazioni fra Ankara e Gerusalemme, con la prima che ha espulso l'ambasciatore israeliano, dopo che Gerusalemme ha respinto la richiesta di scuse in seguito agli incidenti provocati dal tentativo di forzatura del blocco navale al largo delle coste di Gaza.
Ieri il New York Times - il quotidiano liberale americano di certo non accusabile di simpatie verso il governo di Netanyahu - ha ottenuto una copia del rapporto delle Nazioni Unite relativo alla vicenda della Mavi Marmara; rapporto di cui governo di Erdogan ha ostacolato a più riprese la diffusione. Il rapporto scagiona Israele da colpe, e rende ridicole ancora una volta le richieste di "scuse" avanzate dalla Turchia. I punti più salienti del rapporto sono i seguenti:
1) il blocco navale di Gaza è pienamente legittimo sul piano del diritto internazionale, poiché attuato per la salvaguardia di vite umane. E' noto che l'Iran, facendo sponda sulla Siria, ha tentato più volte di far pervenire alla "filiale" di Gaza di Hamas armi e munizioni;
2) la maggior parte dei componenti della flottiglia poteva avere finalità non bellicose, ma restano forti riserve sugli scopi dell'IHH, organizzazione turca legata ad Al Qaeda;

3) I soldati dell'IDF hanno subito una violenta e organizzata resistenza da parte di alcuni membri dell'equipaggio della Mavi Marmara, e ciò ha reso necessario rispondere alla forza per neutralizzare la minaccia;
4) Il rapporto si conclude ricordando che prima e dopo l'incidente della Mavi Marmara la popolazione di Gaza ha ricevuto e riceve pressoché quotidianamente generi alimentari, beni e altri aiuti dai valichi terrestri al confine con Israele e con l'Egitto.
Prevedibilmente, la Turchia ha giudicato "inaccettabile" il rapporto dell'ONU, aggiungendo che il primo prezzo che Israele pagherà sarà la perdita della loro "amicizia".
Iscriviti a:
Post (Atom)