Chi di boicottaggio ferisce, di boicottaggio perisce. Secondo una ricostruzione del Times of Israel, dopo gli attentati alla redazione di Charlie Hebdo e all'Hyper Cacher di gennaio 2015, lo stato ebraico avrebbe offerto la sua tecnologia di tracciamento dei terroristi a Parigi e Bruxelles, che avrebbero declinato l'offerta. Sconcertante la motivazione addotta: un'azienda privata israeliana, di cui si ignorano le generalità, avrebbe offerto ai servizi segreti francesi il suo raffinato software di tracking dei terroristi dello Stato Islamico; ma un funzionario di Parigi avrebbe sollevato le braccia, ammettendo che «la tecnologia Made in Israel non può essere acquistata».