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venerdì 23 novembre 2012
Un gesto concreto (e utile)
lunedì 27 agosto 2012
Siamo tutti con Aya
L'ostilità quotidiana che il regime di Hamas manifesta nei confronti della popolazione civile israeliana - 27 razzi, missili e colpi di mortaio lanciati nell'ultimo mese; 533 dall'inizio dell'anno - non esclude momenti di grande umanità e solidarietà. Nei giorni passati diecine di migliaia di palestinesi hanno potuto varcare il confine israeliano e recarsi in visita a Gerusalemme, a Tel Aviv e ad Haifa. Spontaneamente, allegramente, pacificamente. Musulmani hanno potuto mischiarsi ad ebrei nei centri commerciali, per le vie della città, sulle spiagge, senza alcun incidente.
Si è trattato di un gesto significativo, pur tenendo conto dei rischi a cui sono sottoposte le famiglie israeliane: il ricordo degli attentati suicidi, delle bombe fatte deflagrare nei bar e nei luoghi pubblici è ancora vivido. Ma ciò non impedisce di prestare soccorso a chi ne ha bisogno.
Il canale televisivo "Channel 2" si è occupato del caso di Aya, una bambina palestinese di appena 6 anni, malata di leucemia ad uno stadio avanzato. La bambina è ricoverata da tre mesi presso una clinica israeliana. Il suo desiderio era di lasciare per un giorno la sua cameretta per conoscere il mare. Il caso di Aya è disperato, le cure non sortiscono gli effetti desiderati, e l'umore della bambina e della sua famiglia è sempre più depresso.
L'intervento di un'ambulanza con la stella di David ha permesso di realizzare il suo desiderio, e dopo un'ora di viaggio sono arrivati a Tel Aviv - Jaffa. Qui la piccola Aya è tornata a gioire: le onde delicate del Mediterraneo hanno accarezzato le sue piccole gambe, ha ritrovato l'umore giusto per cantare, e si è concessa in serata una pizza. E' tornata a sorridere. E noi con lei. Tanti cari auguri, piccola.
Si è trattato di un gesto significativo, pur tenendo conto dei rischi a cui sono sottoposte le famiglie israeliane: il ricordo degli attentati suicidi, delle bombe fatte deflagrare nei bar e nei luoghi pubblici è ancora vivido. Ma ciò non impedisce di prestare soccorso a chi ne ha bisogno.
L'intervento di un'ambulanza con la stella di David ha permesso di realizzare il suo desiderio, e dopo un'ora di viaggio sono arrivati a Tel Aviv - Jaffa. Qui la piccola Aya è tornata a gioire: le onde delicate del Mediterraneo hanno accarezzato le sue piccole gambe, ha ritrovato l'umore giusto per cantare, e si è concessa in serata una pizza. E' tornata a sorridere. E noi con lei. Tanti cari auguri, piccola.
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