Dopo aver dilapidato miliardi di euro nel vano tentativo di persuadere i palestinesi ad intavolare finalmente negoziati di pace con gli israeliani, l'Europa decide di firmare una nuova cambiale in bianco riconoscendo preventivamente uno stato lungi dall'essersi costituito; privo di un governo, privo di confini definiti e definitivi, privo di un'economia e persino di una moneta; e soprattutto privo della volontà di vivere in pace con tutti gli stati confinanti, nessuno escluso.
Ma su una cosa sono imbattibili i palestinesi: nell'arte di dissimulare, trafficare e tradire la fiducia dei malcapitati disposti a fornirgliela. Hamas non ha rimpianto per molto la distruzione dei tunnel sotterranei che collegavano la Striscia di Gaza all'Egitto, e che fornivano cospicue entrate grazie alla lucrosa cresta praticata sulle merci in transito. Quell'opera di demolizione, è vero, è costata la vita a centinaia di ignari palestinesi, fatalmente sorpresi dall'allagamento praticato con acque di fogna, dalla demolizione con le ruspe e dai bombardamenti dell'aviazione del Cairo mentre contrabbandavano; ma la vita terrena è un concetto relativo e secondario, davanti al conseguimento dell'Obiettivo Supremo della distruzione dell'odiato nemico ebraico. Così, si apprende che Hamas sta attivamente collaborando con la filiale giordana dei Fratelli Musulmani per trafugare armi nel West Bank e a Gaza.
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mercoledì 3 dicembre 2014
Hamas recluta pescatori e muratori per la prossima guerra di Gaza
lunedì 14 ottobre 2013
Dove è finito tutto il cemento?
Un mese fa il governo israeliano ha autorizzato l'incremento di camion (da 100 a 350) che ogni giorno trasportano nella Striscia di Gaza cemento, calcestruzzo, tondini in ferro e altri materiali da costruzione. Questo, nel tentativo di compensare il blocco totale del valico meridionale al confine con l'Egitto, disposto dal governo del Cairo dopo il colpo di stato di inizio luglio. Questo, mentre i "valichi" non ufficiali (tunnel sotterranei) sono fatti detonare o allagati con le acque delle fogne (e pazienza se qualche palestinese ci rimetterà la pelle: tanto non ne parlerà mai nessuno).
La speranza: che questo afflusso di materiali da costruzione servisse ad edificare nuove e più solide case per la popolazione palestinese; già stremata e prostrata dal regime di Hamas.
La realtà: nulla di tutto questo. Le case sono rimaste così com'erano. I cantieri, deserti. Ma allora dove è finito tutto questo cemento?
Nei nuovi tunnel che Hamas ha scavato nel sottosuolo, dalla Striscia fino al territorio israeliano. Nel tentativo di ripetere la "fortunata" operazione di sequestro del caporale Gilad Shalit del 2006. A corto di finanze per la bellicosa ostilità dell'Egitto, che l'ha privato di corposi introiti dal contrabbando illegale e dalla cresta che praticava sulle merci in transito provenienti dall'Egitto; Hamas è pronta a ricorrere a questo comportamento ripugnante. Che non esclude il rapimento di bambini, prelevati con la forza dagli asili delle città meridionali di Israele.
La speranza: che questo afflusso di materiali da costruzione servisse ad edificare nuove e più solide case per la popolazione palestinese; già stremata e prostrata dal regime di Hamas.
La realtà: nulla di tutto questo. Le case sono rimaste così com'erano. I cantieri, deserti. Ma allora dove è finito tutto questo cemento?
Nei nuovi tunnel che Hamas ha scavato nel sottosuolo, dalla Striscia fino al territorio israeliano. Nel tentativo di ripetere la "fortunata" operazione di sequestro del caporale Gilad Shalit del 2006. A corto di finanze per la bellicosa ostilità dell'Egitto, che l'ha privato di corposi introiti dal contrabbando illegale e dalla cresta che praticava sulle merci in transito provenienti dall'Egitto; Hamas è pronta a ricorrere a questo comportamento ripugnante. Che non esclude il rapimento di bambini, prelevati con la forza dagli asili delle città meridionali di Israele.
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