martedì 29 agosto 2017

You don't mess with Israel (brutto colpo per il BDS)

Non è bizzarro? Due anni fa, qui sul Borghesino, si segnalava una serie di iniziative ostili nei confronti di Israele da parte del piccolo stato artico, improntate ad una patetica ottusità: dal bando di tutti i prodotti israeliani, al voto favorevole all'esposizione della bandiera palestinese davanti al Palazzo di Vetro. Un acuto osservatore faceva facilmente rilevare che quell'iniziativa, tanto clamorosa quanto velleitaria, avrebbe dovuto essere accompagnata per essere credibile, dal boicottaggio di telefoni cellulari e personal computer: tutti alimentati da tecnologia Made in Israel.
Non è stato necessario attendere molto per ottenere una comprova di quelle riflessioni. In questi giorni in Islanda fa notizia il lancio del primo servizio commerciale al mondo di consegna di generi alimentari, realizzato esclusivamente mediante droni (UAV). Flytrex, è il nome della società, rifornirà i quattro angoli della capitale, di prodotti provenienti da AHA (strana assonanza con la Ahava israeliana...), il più grande e noto marketplace di Reykjavík. Data l'orografia del territorio islandese, i tempi di consegna saranno drasticamente abbattuti: da 20-25 minuti, a non più di quattro minuti, per una riduzione fino al 60% dei costi di consegna. E con il completo abbattimento delle emissioni tossiche: i droni sono elettrici al 100%.

lunedì 28 agosto 2017

Il Fronte popolare per la liberazione della palestina si presenta alle elezioni tedesche


Per fortuna le elezioni politiche calendarizzate in Germania per il prossimo 24 settembre, di tanto in tanto producono qualche scossone che risveglia dall'apatia che ci condurrà ad un prevedibilissimo quarto mandato di Cancellierato per la signora Merkel.
Il Jerusalem Post riporta oggi - e non sembra trattarsi di un Pesce d'Aprile tardivo - che il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (PFLP), una organizzazione terroristica classificata come tale in tutta Europa e negli Stati Uniti, responsabile dell'assassinio di diverse diecine di civili; punta addirittura a fare il suo ingresso nel Bundestag, la Camera bassa di Berlino. Il cavallo di Troia sarà prestato dal partito marxista-leninista tedesco, un'organizzazione di estrema sinistra che in questo modo punterebbe ad aggirare la soglia di sbarramento prevista dalla legge elettorale tedesca, e che ha rigettato oggi la richiesta di chiarimenti della stampa.

venerdì 25 agosto 2017

Clamoroso: la Casa Bianca accantona la "soluzione dei due stati"

Clamorosa dichiarazione del Dipartimento di Stato USA.
Senza mezzi termini o giri di parole, il portavoce della diplomazia USA, Heather Nauert, ha dichiarato che la "soluzione dei due stati per due popoli" non è l'obiettivo della corrente amministrazione della Casa Bianca. Frustrata e indisposta dalle menzogne seriali di Abu Mazen, dal continuo incoraggiamento del terrorismo palestinese, dall'impiego di ingenti fondi internazionali per sovvenzionare gli attentatori suicidi; la presidenza Trump ha compreso che il massimo obiettivo correntemente conseguibile, è un accordo di pace fra le parti (israeliani e palestinesi, NdR), che non necessariamente conduca ad un riconoscimento statuale.
Abu Mazen a Washington ha fatto una pessima impressione, non fornendo mai la sensazione che fosse vagamente disposto a mettere da parte l'incitamento alla violenza. Nella capitale americana hanno realizzato che l'obiettivo dei "due stati" non è condiviso nemmeno da Ramallah, che nei fatti, nelle dichiarazioni e persino nei documenti ufficiali, persegue un solo obiettivo: uno stato unico, palestinese, a danno dell'esistente stato ebraico, di cui persino si disconosce l'esistenza e la legittimità. Ha colpito gli osservatori la sconsolata affermazione della Nauert, secondo cui il perseguimento della soluzione dei "due stati", «dopo diversi decenni, è fallito».

mercoledì 23 agosto 2017

In Europa il terrorismo si combatte con le barzellette

Qualcuno perfidamente ha commentato: «Europa, un gigante economico, un nano politico, un verme militare». Ciò non toglie che nel Vecchio Continente gli umoristi non difettino. Si vive la vita alla leggera, malgrado le crescenti minacce del terrorismo islamico, che ha appreso egregiamente la lezioni degli omologhi palestinesi degli ultimi due anni. Colpito dal terrorismo palestinese, incitato dalle quotidiane esortazioni di Abu Mazen - e incoraggiato dalle generose disponibilità delle casse palestinesi, alimentate con contributi occidentali - Israele ha affrontato l'emergenza con lucido pragmatismo: rafforzando l'intelligence, prevedendo il crimine e salvaguardando le fermate dei bus, le aree pedonali e gli accessi a negozi e centri commerciali. L'Europa ha inizialmente stigmatizzato la decisione di Gerusalemme di non lasciare che i propri cittadini si immolassero ad Eurabia, in nome del politicamente corretto. Non a casa la sindaca di Barcellona è stata fra la più entusiasta sostenitrice di un patrocinio in Catalogna del BDS, lo sfortunato movimento di boicottaggio dello stato ebraico.